Consigli e Spunti
28/11/2024

Conegliano Valdobbiadene: Donne e Giovani, il Futuro del Prosecco

Maria Cristina De Rosa
Maria Cristina De Rosa
Redazione Macondo
Maria Cristina De Rosa
Maria Cristina De Rosa
Redazione Macondo

L’Italia riveste un ruolo di primo piano nel panorama mondiale del vino.

La vendemmia del 2023 è stata una delle peggiori di sempre, registrando volumi di raccolta inferiori rispetto a quanto preventivato a causa delle forti grandinate e del caldo persistente. Questo fortunatamente però non ha influito sulla qualità della raccolta, confermando il nostro Paese come principale regione vinicola del mondo.

Il mercato del vino italiano ha un valore che supera i 10 miliardi di dollari (FederDoc, marzo 2023) e rappresenta il 17% della produzione mondiale di vino.

La classifica internazionale per quanto concerne la produzione vede al primo posto l'Italia (21,9 milioni di ettolitri di vino esportato nel 2022) seguita dalla Spagna (21,2 Mhl) e la Francia (14 milioni Mhl). In Italia, il Piemonte è la regione leader nell'export contribuisce al 68,9% del fatturato totale, sempre nel 2022 anche gli spumanti hanno trainato la crescita delle imprese venete (+13,4%), ottimi risultati per gli spumanti pugliesi (+21,1%) e siciliani (+14,9%).

La Forza Lavoro nell’Area del Prosecco DOCG

Nell’area del Conegliano Valdobbiadene, il settore vitivinicolo coinvolge ogni anno un’importante quota di forza lavoro: oltre al personale che già lavora stabilmente nelle aziende, nel 2022 sono state contrattualizzate 3.478 persone per svolgere attività di supporto alle operazioni in vigneto o in cantina.

Ciò ha consentito di dare occupazione a moltissime persone, provenienti nell’81% dei casi dall’Italia, per il 10% da altri Paesi Europei, per il 6% dall’Africa, per il 2% dall’Asia e per l’1% dall’America.

C’è da precisare, che a causa della natura stagionale dei fabbisogni di produzione e quindi di manodopera, vengono sottoscritti contratti a tempo determinato, di cui molti di tipo stagionale (64%). Circa il 72% del personale con questa tipologia di contratto, infatti, è stato assunto nei mesi di agosto e settembre proprio per supportare le aziende impegnate nella raccolta manuale delle uve, che nelle Colline del Conegliano Valdobbiadene richiede grandi sforzi a causa delle forti pendenze (nell’area del Conegliano Valdobbiadene viene praticata la viticoltura eroica, ne abbiamo parlato qui.)

Un mondo, quello della Denominazione, sempre più aperto alla presenza femminile, sebbene ancora non si sia raggiunto un livello di parità. Al momento rappresentano circa il 31,3% del totale degli addetti delle case spumantistiche del Conegliano Valdobbiadene DOCG. È significativa la quota di donne che si occupa dell’export e delle relazioni con i clienti oltre oceano, così come la quota di donne che gestisce le relazioni commerciali in Italia e che assume ruoli amministrativi. Importante e in crescita rispetto all’anno precedente è anche la quota di donne imprenditrici che ha deciso di investire e gestire un’azienda spumantistica.

E i Giovani?

I giovani hanno trovato spazio all’interno delle case spumantistiche della Denominazione? Sì, non solo in ruoli operativi ma anche in posizioni di coordinamento o dirigenziali. Negli ultimi cinque anni si è registrato un aumento del 44,5%, con una media di 6,3 giovani per azienda con meno di quarant’anni.

Ovviamente ciò può essere garantito anche da risorse qualificate e con competenze specifiche, per questo l’istruzione e la formazione sono fondamentali per costruire il personale che si occuperà di portare avanti la produzione del  Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.

Dal diploma di scuola superiore presso la Scuola Enologica Cerletti di Conegliano ai corsi di laurea triennale in Scienze Viticole ed Enologiche dell’Università di Padova e di laurea magistrale in Viticoltura, Enologia e Mercati Vitivinicoli offerto dal consorzio tra le Università di Padova, Udine, Verona e Bolzano, contribuisce a formare laureati con competenze specifiche avanzate nel settore vitivinicolo.

L’Italia riveste un ruolo di primo piano nel panorama mondiale del vino.

La vendemmia del 2023 è stata una delle peggiori di sempre, registrando volumi di raccolta inferiori rispetto a quanto preventivato a causa delle forti grandinate e del caldo persistente. Questo fortunatamente però non ha influito sulla qualità della raccolta, confermando il nostro Paese come principale regione vinicola del mondo.

Il mercato del vino italiano ha un valore che supera i 10 miliardi di dollari (FederDoc, marzo 2023) e rappresenta il 17% della produzione mondiale di vino.

La classifica internazionale per quanto concerne la produzione vede al primo posto l'Italia (21,9 milioni di ettolitri di vino esportato nel 2022) seguita dalla Spagna (21,2 Mhl) e la Francia (14 milioni Mhl). In Italia, il Piemonte è la regione leader nell'export contribuisce al 68,9% del fatturato totale, sempre nel 2022 anche gli spumanti hanno trainato la crescita delle imprese venete (+13,4%), ottimi risultati per gli spumanti pugliesi (+21,1%) e siciliani (+14,9%).

La Forza Lavoro nell’Area del Prosecco DOCG

Nell’area del Conegliano Valdobbiadene, il settore vitivinicolo coinvolge ogni anno un’importante quota di forza lavoro: oltre al personale che già lavora stabilmente nelle aziende, nel 2022 sono state contrattualizzate 3.478 persone per svolgere attività di supporto alle operazioni in vigneto o in cantina.

Ciò ha consentito di dare occupazione a moltissime persone, provenienti nell’81% dei casi dall’Italia, per il 10% da altri Paesi Europei, per il 6% dall’Africa, per il 2% dall’Asia e per l’1% dall’America.

C’è da precisare, che a causa della natura stagionale dei fabbisogni di produzione e quindi di manodopera, vengono sottoscritti contratti a tempo determinato, di cui molti di tipo stagionale (64%). Circa il 72% del personale con questa tipologia di contratto, infatti, è stato assunto nei mesi di agosto e settembre proprio per supportare le aziende impegnate nella raccolta manuale delle uve, che nelle Colline del Conegliano Valdobbiadene richiede grandi sforzi a causa delle forti pendenze (nell’area del Conegliano Valdobbiadene viene praticata la viticoltura eroica, ne abbiamo parlato qui.)

Un mondo, quello della Denominazione, sempre più aperto alla presenza femminile, sebbene ancora non si sia raggiunto un livello di parità. Al momento rappresentano circa il 31,3% del totale degli addetti delle case spumantistiche del Conegliano Valdobbiadene DOCG. È significativa la quota di donne che si occupa dell’export e delle relazioni con i clienti oltre oceano, così come la quota di donne che gestisce le relazioni commerciali in Italia e che assume ruoli amministrativi. Importante e in crescita rispetto all’anno precedente è anche la quota di donne imprenditrici che ha deciso di investire e gestire un’azienda spumantistica.

E i Giovani?

I giovani hanno trovato spazio all’interno delle case spumantistiche della Denominazione? Sì, non solo in ruoli operativi ma anche in posizioni di coordinamento o dirigenziali. Negli ultimi cinque anni si è registrato un aumento del 44,5%, con una media di 6,3 giovani per azienda con meno di quarant’anni.

Ovviamente ciò può essere garantito anche da risorse qualificate e con competenze specifiche, per questo l’istruzione e la formazione sono fondamentali per costruire il personale che si occuperà di portare avanti la produzione del  Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.

Dal diploma di scuola superiore presso la Scuola Enologica Cerletti di Conegliano ai corsi di laurea triennale in Scienze Viticole ed Enologiche dell’Università di Padova e di laurea magistrale in Viticoltura, Enologia e Mercati Vitivinicoli offerto dal consorzio tra le Università di Padova, Udine, Verona e Bolzano, contribuisce a formare laureati con competenze specifiche avanzate nel settore vitivinicolo.

L’Italia riveste un ruolo di primo piano nel panorama mondiale del vino.

La vendemmia del 2023 è stata una delle peggiori di sempre, registrando volumi di raccolta inferiori rispetto a quanto preventivato a causa delle forti grandinate e del caldo persistente. Questo fortunatamente però non ha influito sulla qualità della raccolta, confermando il nostro Paese come principale regione vinicola del mondo.

Il mercato del vino italiano ha un valore che supera i 10 miliardi di dollari (FederDoc, marzo 2023) e rappresenta il 17% della produzione mondiale di vino.

La classifica internazionale per quanto concerne la produzione vede al primo posto l'Italia (21,9 milioni di ettolitri di vino esportato nel 2022) seguita dalla Spagna (21,2 Mhl) e la Francia (14 milioni Mhl). In Italia, il Piemonte è la regione leader nell'export contribuisce al 68,9% del fatturato totale, sempre nel 2022 anche gli spumanti hanno trainato la crescita delle imprese venete (+13,4%), ottimi risultati per gli spumanti pugliesi (+21,1%) e siciliani (+14,9%).

La Forza Lavoro nell’Area del Prosecco DOCG

Nell’area del Conegliano Valdobbiadene, il settore vitivinicolo coinvolge ogni anno un’importante quota di forza lavoro: oltre al personale che già lavora stabilmente nelle aziende, nel 2022 sono state contrattualizzate 3.478 persone per svolgere attività di supporto alle operazioni in vigneto o in cantina.

Ciò ha consentito di dare occupazione a moltissime persone, provenienti nell’81% dei casi dall’Italia, per il 10% da altri Paesi Europei, per il 6% dall’Africa, per il 2% dall’Asia e per l’1% dall’America.

C’è da precisare, che a causa della natura stagionale dei fabbisogni di produzione e quindi di manodopera, vengono sottoscritti contratti a tempo determinato, di cui molti di tipo stagionale (64%). Circa il 72% del personale con questa tipologia di contratto, infatti, è stato assunto nei mesi di agosto e settembre proprio per supportare le aziende impegnate nella raccolta manuale delle uve, che nelle Colline del Conegliano Valdobbiadene richiede grandi sforzi a causa delle forti pendenze (nell’area del Conegliano Valdobbiadene viene praticata la viticoltura eroica, ne abbiamo parlato qui.)

Un mondo, quello della Denominazione, sempre più aperto alla presenza femminile, sebbene ancora non si sia raggiunto un livello di parità. Al momento rappresentano circa il 31,3% del totale degli addetti delle case spumantistiche del Conegliano Valdobbiadene DOCG. È significativa la quota di donne che si occupa dell’export e delle relazioni con i clienti oltre oceano, così come la quota di donne che gestisce le relazioni commerciali in Italia e che assume ruoli amministrativi. Importante e in crescita rispetto all’anno precedente è anche la quota di donne imprenditrici che ha deciso di investire e gestire un’azienda spumantistica.

E i Giovani?

I giovani hanno trovato spazio all’interno delle case spumantistiche della Denominazione? Sì, non solo in ruoli operativi ma anche in posizioni di coordinamento o dirigenziali. Negli ultimi cinque anni si è registrato un aumento del 44,5%, con una media di 6,3 giovani per azienda con meno di quarant’anni.

Ovviamente ciò può essere garantito anche da risorse qualificate e con competenze specifiche, per questo l’istruzione e la formazione sono fondamentali per costruire il personale che si occuperà di portare avanti la produzione del  Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.

Dal diploma di scuola superiore presso la Scuola Enologica Cerletti di Conegliano ai corsi di laurea triennale in Scienze Viticole ed Enologiche dell’Università di Padova e di laurea magistrale in Viticoltura, Enologia e Mercati Vitivinicoli offerto dal consorzio tra le Università di Padova, Udine, Verona e Bolzano, contribuisce a formare laureati con competenze specifiche avanzate nel settore vitivinicolo.

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