Popoli e Culture
24/1/2025

Azerbaijan: un Caleidoscopio di Paesaggi

Simona Di Carlo
Simona Di Carlo
Redazione Macondo
Simona Di Carlo
Simona Di Carlo
Redazione Macondo

L’Azerbaijan è una terra ricca e affascinante ideale per fare esperienze di viaggio in un piacevole equilibrio tra passato e presente, oriente e occidente. Dai luoghi più conosciuti a quelli meno battuti, dalla civiltà alla natura, cercherò di tracciare un percorso che dia spunti di viaggio sia a chi ha già visitato questa terra e vorrebbe saperne di più, sia a chi non ne conosce ancora le prismatiche bellezze - a proposito, date un'occhiata all'Expedition in Azerbaijan e partite con me a maggio 2025!

Baku, Capitale Multiculturale

Baku, città-simbolo di questo paese, è senz’altro un ottimo punto di partenza per avere un assaggio delle sfumature identitarie e culturali azere. Il viaggiatore che approda in questo luogo si ritrova immediatamente sommerso, in senso astratto ma anche letterale. Letterale perché Baku è l’unica capitale al mondo a sorgere 28 metri sotto il livello del mare; in senso astratto, invece, perché offre tantissimi stimoli, soprattutto visivi, che raccontano la storia e il territorio dell’Azerbaijan. In altre parole, Baku è una sintesi accurata e semplice delle molteplici coesistenze di cui è protagonista questo Stato, prime fra tutte la religione e l’architettura.

  • La religione: in questi tempi così complessi per le coesistenze religiose, l’Azerbaijan è a mio parere una sorta di «faro di speranza». Nel corso dei secoli, infatti, l’avvicendarsi dei popoli ha contribuito a rendere questa terra un luogo di tolleranza e ospitalità, tant’è che ancora oggi ci convivono pacificamente gruppi di religioni diverse, dai cristiani agli ebrei ai musulmani sunniti e sciiti.
  • L’architettura: la bellezza sferzante di Baku cattura l’occhio soprattutto perché è guardandosi attorno che si vedono (e vivono) gli strati di storia del paese, un paese di incontri e contaminazioni che si sfiorano senza sovrapporsi - dal centro storico di Baku, dove tra moschee e minareti dominano le linee sinuose dell’arte islamica, alle strutture più avveniristiche, come il complesso delle Flame Towers o l’Heydar Aliyev Centre.

Un Centro Galleggiante e Uno Sommerso: Neft Daşları e Sabayil Castle

Per chi ha voglia di esplorare senza allontanarsi troppo dalle sfavillanti luci di Baku e dalle sponde del Mar Caspio, ci sono due centri curiosi e iconici da visitare: Neft Daşları e Sabayil Castle.

Neft Daşları è letteralmente una città galleggiante costruita sul finire degli anni Quaranta dall’Unione Sovietica a fini estrattivi. Conosciuta anche come Oil Rocks, è la prima piattaforma petrolifera offshore al mondo. Si dice che quello che agli inizi doveva essere un unico percorso sull’acqua si sia poi trasformato in una vera e propria rete di piattaforme che si reggono su dorsi di navi affondate. Oggi Oil Rocks è un centro urbano e ospita addirittura ostelli, hotel, appartamenti, un cinema, un panificio e una scuola.

Se da una parte Neft Daşları ondeggia sul livello del mare, negli abissini invece ci sono i resti di Sabayil Castle. Si tratta di un’antica fortezza risalente al Tredicesimo secolo e utilizzata dalla famiglia Shirvanshah per difendersi dagli attacchi dei Mongoli. Chiamata anche l’Atlantide del Mar Caspio, Sabayil Castle è letteralmente sprofondata in seguito a un terremoto. Alcune spedizioni archeologiche hanno rivelato la presenza di innumerevoli e misteriosi incisioni di origine araba che potrebbero far luce su un capitolo di storia azera ancora sconosciuto.

Entroterra, Natura, Longevità: Lerik e Xinaliq

Per i viaggiatori che desiderano connettersi con una dimensione più ancestrale, la scelta giusta è affidarsi a una guida locale e addentrarsi nel cuore del paese, dove i rumori si attenuano, le luci si fanno più naturali e gli edifici urbani cedono il passo a vette innevate e verdi altopiani. Qui la gente vive a stretto contatto con la natura e il presente si abita con semplicità. Ci sono due villaggi in particolare che, per unicità e bellezza, rispecchiano questo stile di vita e vale la pena visitare con cautela e discrezione: Lerik e Xinaliq.

Lerik è un piccolo paese situato nel sud dell’Azerbaijan oggi considerato la Terra dei Centenari. Qui la maggior parte degli abitanti ha più di cent’anni e, nel tempo, è addirittura sorto un museo che rende onore ad alcuni di loro con foto e oggetti personali. Molti visitatori si recano in questo luogo affascinante e nascosto per carpire i segreti della longevità. Ci saranno riusciti?

Xinaliq, patrimonio UNESCO, è invece un villaggio dalle antiche tradizioni semi-nomadi in cui le famiglie usavano spostarsi tra valli e montagne con l’alternarsi della primavera e dell’autunno. È ad oggi riconosciuto come il luogo abitato più alto d’Europa (sorge a oltre 2000 metri!) e si raggiunge percorrendo alcune delle vie di montagna più suggestive dell'Azerbaijan. A Xinaliq le case sorgono l’una sul terrazzo dell’altra e molte di queste sono ancora fabbricate con ciottoli di pietra. Un’esperienza imperdibile per vivere la magia senza tempo di questo paesino altissimo e remoto è mangiare, bere e dormire a casa di una famiglia azera. Un'opportunità incredibile per sperimentare la solidarietà umana e la vicinanza alle tradizioni più profonde valicando il limite linguistico grazia alla sensibilità dell’anima e un pizzico di istinto di sopravvivenza!

Gobustan National Park

Altra tappa, altro patrimonio UNESCO: il Parco Nazionale del Gobustan. In questa regione situata a circa 60 chilometri da Baku si trova la più alta concentrazione di vulcani di fango del mondo. Da questi vulcani fuoriesce una lava innocua principalmente composta da fango, acqua e gas oggi utilizzata anche a scopi terapeutici.

Camminare in questo paesaggio lunare è un’esperienza sensoriale potentissima perché la terra sembra umanizzarsi, respirare, gorgogliare e prendere forma. Non si può fare altro che attraversarla lentamente, restare in silenzio e assistere senza alcun timore a questo spettacolo naturale antico quasi 40.000 anni.

L’Azerbaijan è una terra ricca e affascinante ideale per fare esperienze di viaggio in un piacevole equilibrio tra passato e presente, oriente e occidente. Dai luoghi più conosciuti a quelli meno battuti, dalla civiltà alla natura, cercherò di tracciare un percorso che dia spunti di viaggio sia a chi ha già visitato questa terra e vorrebbe saperne di più, sia a chi non ne conosce ancora le prismatiche bellezze - a proposito, date un'occhiata all'Expedition in Azerbaijan e partite con me a maggio 2025!

Baku, Capitale Multiculturale

Baku, città-simbolo di questo paese, è senz’altro un ottimo punto di partenza per avere un assaggio delle sfumature identitarie e culturali azere. Il viaggiatore che approda in questo luogo si ritrova immediatamente sommerso, in senso astratto ma anche letterale. Letterale perché Baku è l’unica capitale al mondo a sorgere 28 metri sotto il livello del mare; in senso astratto, invece, perché offre tantissimi stimoli, soprattutto visivi, che raccontano la storia e il territorio dell’Azerbaijan. In altre parole, Baku è una sintesi accurata e semplice delle molteplici coesistenze di cui è protagonista questo Stato, prime fra tutte la religione e l’architettura.

  • La religione: in questi tempi così complessi per le coesistenze religiose, l’Azerbaijan è a mio parere una sorta di «faro di speranza». Nel corso dei secoli, infatti, l’avvicendarsi dei popoli ha contribuito a rendere questa terra un luogo di tolleranza e ospitalità, tant’è che ancora oggi ci convivono pacificamente gruppi di religioni diverse, dai cristiani agli ebrei ai musulmani sunniti e sciiti.
  • L’architettura: la bellezza sferzante di Baku cattura l’occhio soprattutto perché è guardandosi attorno che si vedono (e vivono) gli strati di storia del paese, un paese di incontri e contaminazioni che si sfiorano senza sovrapporsi - dal centro storico di Baku, dove tra moschee e minareti dominano le linee sinuose dell’arte islamica, alle strutture più avveniristiche, come il complesso delle Flame Towers o l’Heydar Aliyev Centre.

Un Centro Galleggiante e Uno Sommerso: Neft Daşları e Sabayil Castle

Per chi ha voglia di esplorare senza allontanarsi troppo dalle sfavillanti luci di Baku e dalle sponde del Mar Caspio, ci sono due centri curiosi e iconici da visitare: Neft Daşları e Sabayil Castle.

Neft Daşları è letteralmente una città galleggiante costruita sul finire degli anni Quaranta dall’Unione Sovietica a fini estrattivi. Conosciuta anche come Oil Rocks, è la prima piattaforma petrolifera offshore al mondo. Si dice che quello che agli inizi doveva essere un unico percorso sull’acqua si sia poi trasformato in una vera e propria rete di piattaforme che si reggono su dorsi di navi affondate. Oggi Oil Rocks è un centro urbano e ospita addirittura ostelli, hotel, appartamenti, un cinema, un panificio e una scuola.

Se da una parte Neft Daşları ondeggia sul livello del mare, negli abissini invece ci sono i resti di Sabayil Castle. Si tratta di un’antica fortezza risalente al Tredicesimo secolo e utilizzata dalla famiglia Shirvanshah per difendersi dagli attacchi dei Mongoli. Chiamata anche l’Atlantide del Mar Caspio, Sabayil Castle è letteralmente sprofondata in seguito a un terremoto. Alcune spedizioni archeologiche hanno rivelato la presenza di innumerevoli e misteriosi incisioni di origine araba che potrebbero far luce su un capitolo di storia azera ancora sconosciuto.

Entroterra, Natura, Longevità: Lerik e Xinaliq

Per i viaggiatori che desiderano connettersi con una dimensione più ancestrale, la scelta giusta è affidarsi a una guida locale e addentrarsi nel cuore del paese, dove i rumori si attenuano, le luci si fanno più naturali e gli edifici urbani cedono il passo a vette innevate e verdi altopiani. Qui la gente vive a stretto contatto con la natura e il presente si abita con semplicità. Ci sono due villaggi in particolare che, per unicità e bellezza, rispecchiano questo stile di vita e vale la pena visitare con cautela e discrezione: Lerik e Xinaliq.

Lerik è un piccolo paese situato nel sud dell’Azerbaijan oggi considerato la Terra dei Centenari. Qui la maggior parte degli abitanti ha più di cent’anni e, nel tempo, è addirittura sorto un museo che rende onore ad alcuni di loro con foto e oggetti personali. Molti visitatori si recano in questo luogo affascinante e nascosto per carpire i segreti della longevità. Ci saranno riusciti?

Xinaliq, patrimonio UNESCO, è invece un villaggio dalle antiche tradizioni semi-nomadi in cui le famiglie usavano spostarsi tra valli e montagne con l’alternarsi della primavera e dell’autunno. È ad oggi riconosciuto come il luogo abitato più alto d’Europa (sorge a oltre 2000 metri!) e si raggiunge percorrendo alcune delle vie di montagna più suggestive dell'Azerbaijan. A Xinaliq le case sorgono l’una sul terrazzo dell’altra e molte di queste sono ancora fabbricate con ciottoli di pietra. Un’esperienza imperdibile per vivere la magia senza tempo di questo paesino altissimo e remoto è mangiare, bere e dormire a casa di una famiglia azera. Un'opportunità incredibile per sperimentare la solidarietà umana e la vicinanza alle tradizioni più profonde valicando il limite linguistico grazia alla sensibilità dell’anima e un pizzico di istinto di sopravvivenza!

Gobustan National Park

Altra tappa, altro patrimonio UNESCO: il Parco Nazionale del Gobustan. In questa regione situata a circa 60 chilometri da Baku si trova la più alta concentrazione di vulcani di fango del mondo. Da questi vulcani fuoriesce una lava innocua principalmente composta da fango, acqua e gas oggi utilizzata anche a scopi terapeutici.

Camminare in questo paesaggio lunare è un’esperienza sensoriale potentissima perché la terra sembra umanizzarsi, respirare, gorgogliare e prendere forma. Non si può fare altro che attraversarla lentamente, restare in silenzio e assistere senza alcun timore a questo spettacolo naturale antico quasi 40.000 anni.

L’Azerbaijan è una terra ricca e affascinante ideale per fare esperienze di viaggio in un piacevole equilibrio tra passato e presente, oriente e occidente. Dai luoghi più conosciuti a quelli meno battuti, dalla civiltà alla natura, cercherò di tracciare un percorso che dia spunti di viaggio sia a chi ha già visitato questa terra e vorrebbe saperne di più, sia a chi non ne conosce ancora le prismatiche bellezze - a proposito, date un'occhiata all'Expedition in Azerbaijan e partite con me a maggio 2025!

Baku, Capitale Multiculturale

Baku, città-simbolo di questo paese, è senz’altro un ottimo punto di partenza per avere un assaggio delle sfumature identitarie e culturali azere. Il viaggiatore che approda in questo luogo si ritrova immediatamente sommerso, in senso astratto ma anche letterale. Letterale perché Baku è l’unica capitale al mondo a sorgere 28 metri sotto il livello del mare; in senso astratto, invece, perché offre tantissimi stimoli, soprattutto visivi, che raccontano la storia e il territorio dell’Azerbaijan. In altre parole, Baku è una sintesi accurata e semplice delle molteplici coesistenze di cui è protagonista questo Stato, prime fra tutte la religione e l’architettura.

  • La religione: in questi tempi così complessi per le coesistenze religiose, l’Azerbaijan è a mio parere una sorta di «faro di speranza». Nel corso dei secoli, infatti, l’avvicendarsi dei popoli ha contribuito a rendere questa terra un luogo di tolleranza e ospitalità, tant’è che ancora oggi ci convivono pacificamente gruppi di religioni diverse, dai cristiani agli ebrei ai musulmani sunniti e sciiti.
  • L’architettura: la bellezza sferzante di Baku cattura l’occhio soprattutto perché è guardandosi attorno che si vedono (e vivono) gli strati di storia del paese, un paese di incontri e contaminazioni che si sfiorano senza sovrapporsi - dal centro storico di Baku, dove tra moschee e minareti dominano le linee sinuose dell’arte islamica, alle strutture più avveniristiche, come il complesso delle Flame Towers o l’Heydar Aliyev Centre.

Un Centro Galleggiante e Uno Sommerso: Neft Daşları e Sabayil Castle

Per chi ha voglia di esplorare senza allontanarsi troppo dalle sfavillanti luci di Baku e dalle sponde del Mar Caspio, ci sono due centri curiosi e iconici da visitare: Neft Daşları e Sabayil Castle.

Neft Daşları è letteralmente una città galleggiante costruita sul finire degli anni Quaranta dall’Unione Sovietica a fini estrattivi. Conosciuta anche come Oil Rocks, è la prima piattaforma petrolifera offshore al mondo. Si dice che quello che agli inizi doveva essere un unico percorso sull’acqua si sia poi trasformato in una vera e propria rete di piattaforme che si reggono su dorsi di navi affondate. Oggi Oil Rocks è un centro urbano e ospita addirittura ostelli, hotel, appartamenti, un cinema, un panificio e una scuola.

Se da una parte Neft Daşları ondeggia sul livello del mare, negli abissini invece ci sono i resti di Sabayil Castle. Si tratta di un’antica fortezza risalente al Tredicesimo secolo e utilizzata dalla famiglia Shirvanshah per difendersi dagli attacchi dei Mongoli. Chiamata anche l’Atlantide del Mar Caspio, Sabayil Castle è letteralmente sprofondata in seguito a un terremoto. Alcune spedizioni archeologiche hanno rivelato la presenza di innumerevoli e misteriosi incisioni di origine araba che potrebbero far luce su un capitolo di storia azera ancora sconosciuto.

Entroterra, Natura, Longevità: Lerik e Xinaliq

Per i viaggiatori che desiderano connettersi con una dimensione più ancestrale, la scelta giusta è affidarsi a una guida locale e addentrarsi nel cuore del paese, dove i rumori si attenuano, le luci si fanno più naturali e gli edifici urbani cedono il passo a vette innevate e verdi altopiani. Qui la gente vive a stretto contatto con la natura e il presente si abita con semplicità. Ci sono due villaggi in particolare che, per unicità e bellezza, rispecchiano questo stile di vita e vale la pena visitare con cautela e discrezione: Lerik e Xinaliq.

Lerik è un piccolo paese situato nel sud dell’Azerbaijan oggi considerato la Terra dei Centenari. Qui la maggior parte degli abitanti ha più di cent’anni e, nel tempo, è addirittura sorto un museo che rende onore ad alcuni di loro con foto e oggetti personali. Molti visitatori si recano in questo luogo affascinante e nascosto per carpire i segreti della longevità. Ci saranno riusciti?

Xinaliq, patrimonio UNESCO, è invece un villaggio dalle antiche tradizioni semi-nomadi in cui le famiglie usavano spostarsi tra valli e montagne con l’alternarsi della primavera e dell’autunno. È ad oggi riconosciuto come il luogo abitato più alto d’Europa (sorge a oltre 2000 metri!) e si raggiunge percorrendo alcune delle vie di montagna più suggestive dell'Azerbaijan. A Xinaliq le case sorgono l’una sul terrazzo dell’altra e molte di queste sono ancora fabbricate con ciottoli di pietra. Un’esperienza imperdibile per vivere la magia senza tempo di questo paesino altissimo e remoto è mangiare, bere e dormire a casa di una famiglia azera. Un'opportunità incredibile per sperimentare la solidarietà umana e la vicinanza alle tradizioni più profonde valicando il limite linguistico grazia alla sensibilità dell’anima e un pizzico di istinto di sopravvivenza!

Gobustan National Park

Altra tappa, altro patrimonio UNESCO: il Parco Nazionale del Gobustan. In questa regione situata a circa 60 chilometri da Baku si trova la più alta concentrazione di vulcani di fango del mondo. Da questi vulcani fuoriesce una lava innocua principalmente composta da fango, acqua e gas oggi utilizzata anche a scopi terapeutici.

Camminare in questo paesaggio lunare è un’esperienza sensoriale potentissima perché la terra sembra umanizzarsi, respirare, gorgogliare e prendere forma. Non si può fare altro che attraversarla lentamente, restare in silenzio e assistere senza alcun timore a questo spettacolo naturale antico quasi 40.000 anni.

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