Crescita Personale
22/2/2024

Cosa Lasciare a Casa Quando si Viaggia

Giulia Zanetta
Giulia Zanetta
Redazione Macondo
Giulia Zanetta
Giulia Zanetta
Redazione Macondo

Quando ci si prepara per un viaggio si pensa sempre a cosa portare con sé, a cosa indossare, cosa non può assolutamente mancare nella propria borsa… ma si pensa mai a cosa invece sarebbe meglio lasciare a casa per godersi a pieno questa esperienza?

1 - i Pregiudizi.

Quando si decide di fare un viaggio si sta implicitamente accettando di aprirsi a qualcosa di nuovo, di mai visto e potenzialmente inaspettato.

Sono aspetti che possono provocare in noi emozioni contrastanti è certo, c’è chi non vede l’ora di interfacciarsi con il diverso, c’è invece chi di esso ha timore, quasi paura.

Questo sentimento, da cui nasce il pregiudizio, è umano e ha un suo ruolo ben definito dentro di noi: viviamo in un mondo vasto eppure interconnesso in quasi tutte le sue parti, grazie alle nuove tecnologie ci sembra sempre di sapere un po’ tutto, di essere pronti a quello che ci aspetta quando mettiamo piede in un nuovo paese, come se noi quelle persone potessimo semplicemente inserirle in categorie ben definite ed etichettabili con pochi aggettivi in grado di racchiudere un’intera cultura, un intero popolo.

Come potrete immaginare, basta scavare poco a fondo per comprendere dove sta l’errore in questo tipo di ragionamento, inconcludente e inutile oserei dire.

Quando si viaggia si può decidere di aprire la mente a 360 gradi, di vivere ogni momento proprio come un bambino che scopre pezzo per pezzo il mondo che lo circonda, parlando con le persone, vedendo i luoghi che vivono quotidianamente, chiedendo quando qualcosa non ci è chiaro e cercando di comprendere anche gli aspetti più lontani dalla nostra cultura e dalle nostre abitudini.

Proprio per questo, la componente a mio parere più importante di ogni viaggio sono le persone, perché sono loro, con il proprio modo di vedere il mondo, le proprie storie e le proprie parole a lasciarci dei ricordi preziosi e indimenticabili.

Se si lasciano a casa i pregiudizi, la chiusura mentale, la paura di esporci e di conoscere le persone che abbiamo davanti, davanti a noi può davvero aprirsi un nuovo mondo.

2 - Il Lavoro, lo Studio, Lo Stress.

Che sia un weekend, due settimane o un mese, un viaggio è il modo migliore per staccare dalla propria realtà, per stare lontani da tutto quello che ci assilla ogni giorno dal momento in cui suona la sveglia e dobbiamo buttarci giù dal letto.

Passare il tempo, mentre si è via, al telefono controllando le mail di lavoro, preoccupati per tutti i documenti che si stanno accumulando in ufficio o riflettendo sugli esami che dovremo dare e per i quali non abbiamo ancora iniziato a studiare, è sicuramente il modo migliore per sprecare il nostro tempo in viaggio!

Siamo partiti, siamo lontani da casa, godiamoci questa ventata d’aria fresca e liberiamo la mente, quando torneremo saremo così più riposati e pronti a riprendere in mano tutte le responsabilità che abbiamo semplicemente messo in pausa, e lo faremo anche con uno spirito diverso.

3 - La Negatività e Le Lamentele.

Le cose possono andare male qualche volta, questo è un assunto di base da tenere sempre bene a mente se si vuole organizzare una gita fuori porta.

Capitano gli imprevisti, le persone maleducate, la sporcizia o il cibo non buono, tutto è da tenere in considerazione, ma passare il tempo a lamentarsi, ad arrabbiarsi con il mondo intero perchè le cose non sono andate come previsto non aiuterà certamente a risolvere la situazione!

Oltre a rovinare l’umore generale del gruppo, la negatività non farà altro che generare ulteriore malcontento e situazioni di disagio, vogliamo davvero passare così quei giorni che abbiamo tanto sognato per mesi prima di partire ?

Vi assicuro che ridere anche delle cose che vanno male può davvero svoltare il viaggio, oltre a rendere divertente una situazione di per sé sgradevole, farà anche in modo di creare aneddoti incredibili da raccontare una volta tornati.

Se vi sembra più facile a dirsi che a farsi vi suggerisco semplicemente di provarci, ridete di voi stessi e della situazione anche solamente per un minuto, dopo di che anche cercare di risolvere il problema sembrerà più facile.

4 - Le Comodità di Casa Propria.

A meno che non si alloggi in un hotel a 5 stelle, a volte le sistemazioni non sono comode, pulite, fornite come le nostre case a cui siamo tanto abituati.

È normale che dopo giornate intere passate a girovagare per le città o a fare trekking nella natura tutto quello che si desidera sia un po’ di relax, ma è sbagliato aspettarsi che tutto sia dovuto e a nostro piacimento, sapersi adattare è la regola fondamentale per godersi a pieno un viaggio.

Condividere il bagno, trovarsi a mangiare in un’area comune o ancora dormire in camerate con persone sconosciute, se si è in un ostello, sono situazioni che possono senz’altro presentare degli aspetti negativi, ma decidere di mettere da parte per qualche giorno le proprie abitudini, sedersi ad un tavolo pieno di sconosciuti e raccontare di sé e della giornata appena trascorsa ha sicuramente la potenzialità di donarci qualcosa di più grande dal lato umano, tanto che il letto scomodo alla fine non sembrerà più un problema così insormontabile.

In Conclusione

Il viaggio non è l’esperienza più facile in cui possiamo decidere di tuffarci, questo chi ha girato tanto per il mondo lo sa bene, i momenti di sconforto possono capitare, così come la mancanza di casa se si è via da molto tempo.

A mio parere proprio per questo è sempre importante tenere a mente due cose:

  • Prima di tutto: non si è mai da soli! Anche se stiamo compiendo il nostro primo viaggio in solitaria basta alzare lo sguardo e guardarsi intorno per vedere che altre persone si trovano nella nostra stessa situazione e magari scambiare due parole, confrontarsi su quello che si sta vivendo può servire a tutti per risollevare l’umore, sentirsi meno soli e in qualche caso, perchè no, a stringere delle vere amicizie.
  • In secondo luogo è importante ricordare perché lo si sta facendo, stiamo viaggiando per diventare persone migliori, per superare noi stessi, i nostri limiti e le nostre paure, e niente come le situazioni di difficoltà ci permettono di farlo per davvero.

Può essere complicato, ma alla fine della giornata e poi alla fine del viaggio il nostro bagaglio culturale sarà più pieno, il nostro quaderno di racconti più lungo e le persone nel nostro cuore in tutte le parti del mondo sempre di più, e tutto questo ripaga sempre tutta la fatica!

Festa improvvisata da un signore con lo stereo della sua moto, una sera di agosto in Puglia.

Quando ci si prepara per un viaggio si pensa sempre a cosa portare con sé, a cosa indossare, cosa non può assolutamente mancare nella propria borsa… ma si pensa mai a cosa invece sarebbe meglio lasciare a casa per godersi a pieno questa esperienza?

1 - i Pregiudizi.

Quando si decide di fare un viaggio si sta implicitamente accettando di aprirsi a qualcosa di nuovo, di mai visto e potenzialmente inaspettato.

Sono aspetti che possono provocare in noi emozioni contrastanti è certo, c’è chi non vede l’ora di interfacciarsi con il diverso, c’è invece chi di esso ha timore, quasi paura.

Questo sentimento, da cui nasce il pregiudizio, è umano e ha un suo ruolo ben definito dentro di noi: viviamo in un mondo vasto eppure interconnesso in quasi tutte le sue parti, grazie alle nuove tecnologie ci sembra sempre di sapere un po’ tutto, di essere pronti a quello che ci aspetta quando mettiamo piede in un nuovo paese, come se noi quelle persone potessimo semplicemente inserirle in categorie ben definite ed etichettabili con pochi aggettivi in grado di racchiudere un’intera cultura, un intero popolo.

Come potrete immaginare, basta scavare poco a fondo per comprendere dove sta l’errore in questo tipo di ragionamento, inconcludente e inutile oserei dire.

Quando si viaggia si può decidere di aprire la mente a 360 gradi, di vivere ogni momento proprio come un bambino che scopre pezzo per pezzo il mondo che lo circonda, parlando con le persone, vedendo i luoghi che vivono quotidianamente, chiedendo quando qualcosa non ci è chiaro e cercando di comprendere anche gli aspetti più lontani dalla nostra cultura e dalle nostre abitudini.

Proprio per questo, la componente a mio parere più importante di ogni viaggio sono le persone, perché sono loro, con il proprio modo di vedere il mondo, le proprie storie e le proprie parole a lasciarci dei ricordi preziosi e indimenticabili.

Se si lasciano a casa i pregiudizi, la chiusura mentale, la paura di esporci e di conoscere le persone che abbiamo davanti, davanti a noi può davvero aprirsi un nuovo mondo.

2 - Il Lavoro, lo Studio, Lo Stress.

Che sia un weekend, due settimane o un mese, un viaggio è il modo migliore per staccare dalla propria realtà, per stare lontani da tutto quello che ci assilla ogni giorno dal momento in cui suona la sveglia e dobbiamo buttarci giù dal letto.

Passare il tempo, mentre si è via, al telefono controllando le mail di lavoro, preoccupati per tutti i documenti che si stanno accumulando in ufficio o riflettendo sugli esami che dovremo dare e per i quali non abbiamo ancora iniziato a studiare, è sicuramente il modo migliore per sprecare il nostro tempo in viaggio!

Siamo partiti, siamo lontani da casa, godiamoci questa ventata d’aria fresca e liberiamo la mente, quando torneremo saremo così più riposati e pronti a riprendere in mano tutte le responsabilità che abbiamo semplicemente messo in pausa, e lo faremo anche con uno spirito diverso.

3 - La Negatività e Le Lamentele.

Le cose possono andare male qualche volta, questo è un assunto di base da tenere sempre bene a mente se si vuole organizzare una gita fuori porta.

Capitano gli imprevisti, le persone maleducate, la sporcizia o il cibo non buono, tutto è da tenere in considerazione, ma passare il tempo a lamentarsi, ad arrabbiarsi con il mondo intero perchè le cose non sono andate come previsto non aiuterà certamente a risolvere la situazione!

Oltre a rovinare l’umore generale del gruppo, la negatività non farà altro che generare ulteriore malcontento e situazioni di disagio, vogliamo davvero passare così quei giorni che abbiamo tanto sognato per mesi prima di partire ?

Vi assicuro che ridere anche delle cose che vanno male può davvero svoltare il viaggio, oltre a rendere divertente una situazione di per sé sgradevole, farà anche in modo di creare aneddoti incredibili da raccontare una volta tornati.

Se vi sembra più facile a dirsi che a farsi vi suggerisco semplicemente di provarci, ridete di voi stessi e della situazione anche solamente per un minuto, dopo di che anche cercare di risolvere il problema sembrerà più facile.

4 - Le Comodità di Casa Propria.

A meno che non si alloggi in un hotel a 5 stelle, a volte le sistemazioni non sono comode, pulite, fornite come le nostre case a cui siamo tanto abituati.

È normale che dopo giornate intere passate a girovagare per le città o a fare trekking nella natura tutto quello che si desidera sia un po’ di relax, ma è sbagliato aspettarsi che tutto sia dovuto e a nostro piacimento, sapersi adattare è la regola fondamentale per godersi a pieno un viaggio.

Condividere il bagno, trovarsi a mangiare in un’area comune o ancora dormire in camerate con persone sconosciute, se si è in un ostello, sono situazioni che possono senz’altro presentare degli aspetti negativi, ma decidere di mettere da parte per qualche giorno le proprie abitudini, sedersi ad un tavolo pieno di sconosciuti e raccontare di sé e della giornata appena trascorsa ha sicuramente la potenzialità di donarci qualcosa di più grande dal lato umano, tanto che il letto scomodo alla fine non sembrerà più un problema così insormontabile.

In Conclusione

Il viaggio non è l’esperienza più facile in cui possiamo decidere di tuffarci, questo chi ha girato tanto per il mondo lo sa bene, i momenti di sconforto possono capitare, così come la mancanza di casa se si è via da molto tempo.

A mio parere proprio per questo è sempre importante tenere a mente due cose:

  • Prima di tutto: non si è mai da soli! Anche se stiamo compiendo il nostro primo viaggio in solitaria basta alzare lo sguardo e guardarsi intorno per vedere che altre persone si trovano nella nostra stessa situazione e magari scambiare due parole, confrontarsi su quello che si sta vivendo può servire a tutti per risollevare l’umore, sentirsi meno soli e in qualche caso, perchè no, a stringere delle vere amicizie.
  • In secondo luogo è importante ricordare perché lo si sta facendo, stiamo viaggiando per diventare persone migliori, per superare noi stessi, i nostri limiti e le nostre paure, e niente come le situazioni di difficoltà ci permettono di farlo per davvero.

Può essere complicato, ma alla fine della giornata e poi alla fine del viaggio il nostro bagaglio culturale sarà più pieno, il nostro quaderno di racconti più lungo e le persone nel nostro cuore in tutte le parti del mondo sempre di più, e tutto questo ripaga sempre tutta la fatica!

Festa improvvisata da un signore con lo stereo della sua moto, una sera di agosto in Puglia.

Quando ci si prepara per un viaggio si pensa sempre a cosa portare con sé, a cosa indossare, cosa non può assolutamente mancare nella propria borsa… ma si pensa mai a cosa invece sarebbe meglio lasciare a casa per godersi a pieno questa esperienza?

1 - i Pregiudizi.

Quando si decide di fare un viaggio si sta implicitamente accettando di aprirsi a qualcosa di nuovo, di mai visto e potenzialmente inaspettato.

Sono aspetti che possono provocare in noi emozioni contrastanti è certo, c’è chi non vede l’ora di interfacciarsi con il diverso, c’è invece chi di esso ha timore, quasi paura.

Questo sentimento, da cui nasce il pregiudizio, è umano e ha un suo ruolo ben definito dentro di noi: viviamo in un mondo vasto eppure interconnesso in quasi tutte le sue parti, grazie alle nuove tecnologie ci sembra sempre di sapere un po’ tutto, di essere pronti a quello che ci aspetta quando mettiamo piede in un nuovo paese, come se noi quelle persone potessimo semplicemente inserirle in categorie ben definite ed etichettabili con pochi aggettivi in grado di racchiudere un’intera cultura, un intero popolo.

Come potrete immaginare, basta scavare poco a fondo per comprendere dove sta l’errore in questo tipo di ragionamento, inconcludente e inutile oserei dire.

Quando si viaggia si può decidere di aprire la mente a 360 gradi, di vivere ogni momento proprio come un bambino che scopre pezzo per pezzo il mondo che lo circonda, parlando con le persone, vedendo i luoghi che vivono quotidianamente, chiedendo quando qualcosa non ci è chiaro e cercando di comprendere anche gli aspetti più lontani dalla nostra cultura e dalle nostre abitudini.

Proprio per questo, la componente a mio parere più importante di ogni viaggio sono le persone, perché sono loro, con il proprio modo di vedere il mondo, le proprie storie e le proprie parole a lasciarci dei ricordi preziosi e indimenticabili.

Se si lasciano a casa i pregiudizi, la chiusura mentale, la paura di esporci e di conoscere le persone che abbiamo davanti, davanti a noi può davvero aprirsi un nuovo mondo.

2 - Il Lavoro, lo Studio, Lo Stress.

Che sia un weekend, due settimane o un mese, un viaggio è il modo migliore per staccare dalla propria realtà, per stare lontani da tutto quello che ci assilla ogni giorno dal momento in cui suona la sveglia e dobbiamo buttarci giù dal letto.

Passare il tempo, mentre si è via, al telefono controllando le mail di lavoro, preoccupati per tutti i documenti che si stanno accumulando in ufficio o riflettendo sugli esami che dovremo dare e per i quali non abbiamo ancora iniziato a studiare, è sicuramente il modo migliore per sprecare il nostro tempo in viaggio!

Siamo partiti, siamo lontani da casa, godiamoci questa ventata d’aria fresca e liberiamo la mente, quando torneremo saremo così più riposati e pronti a riprendere in mano tutte le responsabilità che abbiamo semplicemente messo in pausa, e lo faremo anche con uno spirito diverso.

3 - La Negatività e Le Lamentele.

Le cose possono andare male qualche volta, questo è un assunto di base da tenere sempre bene a mente se si vuole organizzare una gita fuori porta.

Capitano gli imprevisti, le persone maleducate, la sporcizia o il cibo non buono, tutto è da tenere in considerazione, ma passare il tempo a lamentarsi, ad arrabbiarsi con il mondo intero perchè le cose non sono andate come previsto non aiuterà certamente a risolvere la situazione!

Oltre a rovinare l’umore generale del gruppo, la negatività non farà altro che generare ulteriore malcontento e situazioni di disagio, vogliamo davvero passare così quei giorni che abbiamo tanto sognato per mesi prima di partire ?

Vi assicuro che ridere anche delle cose che vanno male può davvero svoltare il viaggio, oltre a rendere divertente una situazione di per sé sgradevole, farà anche in modo di creare aneddoti incredibili da raccontare una volta tornati.

Se vi sembra più facile a dirsi che a farsi vi suggerisco semplicemente di provarci, ridete di voi stessi e della situazione anche solamente per un minuto, dopo di che anche cercare di risolvere il problema sembrerà più facile.

4 - Le Comodità di Casa Propria.

A meno che non si alloggi in un hotel a 5 stelle, a volte le sistemazioni non sono comode, pulite, fornite come le nostre case a cui siamo tanto abituati.

È normale che dopo giornate intere passate a girovagare per le città o a fare trekking nella natura tutto quello che si desidera sia un po’ di relax, ma è sbagliato aspettarsi che tutto sia dovuto e a nostro piacimento, sapersi adattare è la regola fondamentale per godersi a pieno un viaggio.

Condividere il bagno, trovarsi a mangiare in un’area comune o ancora dormire in camerate con persone sconosciute, se si è in un ostello, sono situazioni che possono senz’altro presentare degli aspetti negativi, ma decidere di mettere da parte per qualche giorno le proprie abitudini, sedersi ad un tavolo pieno di sconosciuti e raccontare di sé e della giornata appena trascorsa ha sicuramente la potenzialità di donarci qualcosa di più grande dal lato umano, tanto che il letto scomodo alla fine non sembrerà più un problema così insormontabile.

In Conclusione

Il viaggio non è l’esperienza più facile in cui possiamo decidere di tuffarci, questo chi ha girato tanto per il mondo lo sa bene, i momenti di sconforto possono capitare, così come la mancanza di casa se si è via da molto tempo.

A mio parere proprio per questo è sempre importante tenere a mente due cose:

  • Prima di tutto: non si è mai da soli! Anche se stiamo compiendo il nostro primo viaggio in solitaria basta alzare lo sguardo e guardarsi intorno per vedere che altre persone si trovano nella nostra stessa situazione e magari scambiare due parole, confrontarsi su quello che si sta vivendo può servire a tutti per risollevare l’umore, sentirsi meno soli e in qualche caso, perchè no, a stringere delle vere amicizie.
  • In secondo luogo è importante ricordare perché lo si sta facendo, stiamo viaggiando per diventare persone migliori, per superare noi stessi, i nostri limiti e le nostre paure, e niente come le situazioni di difficoltà ci permettono di farlo per davvero.

Può essere complicato, ma alla fine della giornata e poi alla fine del viaggio il nostro bagaglio culturale sarà più pieno, il nostro quaderno di racconti più lungo e le persone nel nostro cuore in tutte le parti del mondo sempre di più, e tutto questo ripaga sempre tutta la fatica!

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