Popoli e Culture
9/4/2024

Il Caffè in Colombia: l'Oro che Unisce le Comunità

Maria Cristina De Rosa
Maria Cristina De Rosa
Redazione Macondo
Maria Cristina De Rosa
Maria Cristina De Rosa
Redazione Macondo

Il caffè non è solo una bevanda per i colombiani, ma rappresenta un elemento culturale profondo che permea la vita quotidiana e le tradizioni del paese. Le persone si riuniscono nei tradizionali "cafés" per socializzare, discutere e condividere momenti di gioia e di tristezza della giornata. Ma com’è arrivato il caffè in Colombia e che valore economico ha attualmente per il Paese? 

Una Storia d’Amore Lunga da Oltre Trecento Anni

Sull’arrivo del caffè in America c’è una duplice teoria, c’è chi sostiene che sia arrivato tramite gli olandesi, attraverso quello che oggi è il Suriname, e chi invece l’attribuisce ai francesi, grazie all presenza delle loro colonie, compresa l’attuale Guyana.

In Colombia si stima il suo arrivo all’inizio del XVIII secolo. La più antica testimonianza scritta sulla pianta del caffè è attribuita al sacerdote José Gumilla che, nel suo libro intitolato “El Orinoco ilustrado” (1730), ha registrato la sua presenza nella missione gesuita di Santa Teresa de Tabage, tra i fiumi Meta e Orinoco.

Più a nord, a Salazar de las Palmas, si dice che il sacerdote gesuita Francisco Romero, durante la confessione, per redimere i fedeli dai peccati imponeva loro la “penitenza” di piantare il caffè, cosa che contribuì alla sua diffusione nella regione. Dal 1835 ebbe inizio ufficialmente la produzione commerciale di caffè e incominciarono le prime esportazioni.

Nel 1927 un gruppo di coltivatori di caffè si unirono creando la Federación Nacional de Cafeteros (Fnc) perché li rappresentasse sia sul piano nazionale che internazionale, affinché stimolasse le esportazioni, garantisse il benessere e migliorasse la loro qualità di vita. Oggi la Fnc rappresenta gli interessi di più di 500.000 famiglie di coltivatori di caffè fornendo loro beni e pubblici servizi molto apprezzati, come ricerca e sviluppo, assistenza tecnica, promozione dei consumi a livello nazionale e internazionale e acquisto garantito di caffè, ciò che – rispetto ad altri paesi produttori – colloca la Colombia all’avanguardia nel settore.

La Produzione di Caffè e il Valore Economico

La Colombia attualmente è uno dei principali produttori mondiali di caffè. Con una quota dell’8% del totale, è preceduta solo dal Vietnam con il 20% e dal Brasile che produce quasi un terzo del totale prodotto, il 30% circa.

La maggiore zona di produzione del paese, viene identificata nel triangolo del caffè, composta da tre dipartimenti: Caldas, Quindio e Risaralda. L’Eje cafetero, è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 2011 per la sua valenza paesaggistica e culturale. Geograficamente si tratta di un’area che occupa solo l’1% della superficie complessiva del paese, ma grazie alla sua altitudine e alle precipitazioni, è cruciale per la produzione di caffè. Inoltre, per la sua bellezza naturalistica, attrae turisti che si avventurano in percorsi di trekking tra le piantagioni, ognuna delle quali ricopre le pendici delle alture tra 1300 e i 1700 metri, visitano le tipiche fattorie, i parchi tematici e le località termali.

Per la Colombia, nel suo complesso, il caffè rappresenta il 22% del PIL agricolo, il 12% del PIL agricolo e zootecnico e costituisce il principale prodotto agricolo esportato, questo vuol dire un grande flusso economico per il Paese e necessità di forza lavoro.

Impatto dell'Industria del Caffè sull'Economia Colombiana

Oltre a fornire reddito e occupazione, il caffè contribuisce alla costruzione di infrastrutture nelle comunità rurali, migliorando l'accesso all'istruzione e all'assistenza sanitaria. Inoltre, il turismo legato al caffè è in crescita, e sono sempre di più i visitatori che si recano nelle regioni produttrici di caffè per scoprire le piantagioni, partecipare a tour degustativi e imparare sulla storia e sulla cultura del caffè colombiano.

Tuttavia, l'industria del caffè è vulnerabile a diverse sfide. Le fluttuazioni dei prezzi sul mercato globale possono influenzare i redditi dei coltivatori e mettere a rischio la sostenibilità economica delle piantagioni. Inoltre, i cambiamenti climatici rappresentano una minaccia per la produzione di caffè, con fenomeni come la siccità, piogge improvvise e malattie delle piante che possono danneggiare i raccolti e ridurre la qualità del caffè.

Nel corso del tempo, la tecnologia e le pratiche agricole sono migliorate, consentendo ai coltivatori di aumentare la resa e la qualità del caffè. Le piantagioni hanno adottato pratiche sostenibili per proteggere l'ambiente e modalità di coltivazione sempre più resistenti alla variabilità climatica.

Il caffè non è solo una bevanda per i colombiani, ma rappresenta un elemento culturale profondo che permea la vita quotidiana e le tradizioni del paese. Le persone si riuniscono nei tradizionali "cafés" per socializzare, discutere e condividere momenti di gioia e di tristezza della giornata. Ma com’è arrivato il caffè in Colombia e che valore economico ha attualmente per il Paese? 

Una Storia d’Amore Lunga da Oltre Trecento Anni

Sull’arrivo del caffè in America c’è una duplice teoria, c’è chi sostiene che sia arrivato tramite gli olandesi, attraverso quello che oggi è il Suriname, e chi invece l’attribuisce ai francesi, grazie all presenza delle loro colonie, compresa l’attuale Guyana.

In Colombia si stima il suo arrivo all’inizio del XVIII secolo. La più antica testimonianza scritta sulla pianta del caffè è attribuita al sacerdote José Gumilla che, nel suo libro intitolato “El Orinoco ilustrado” (1730), ha registrato la sua presenza nella missione gesuita di Santa Teresa de Tabage, tra i fiumi Meta e Orinoco.

Più a nord, a Salazar de las Palmas, si dice che il sacerdote gesuita Francisco Romero, durante la confessione, per redimere i fedeli dai peccati imponeva loro la “penitenza” di piantare il caffè, cosa che contribuì alla sua diffusione nella regione. Dal 1835 ebbe inizio ufficialmente la produzione commerciale di caffè e incominciarono le prime esportazioni.

Nel 1927 un gruppo di coltivatori di caffè si unirono creando la Federación Nacional de Cafeteros (Fnc) perché li rappresentasse sia sul piano nazionale che internazionale, affinché stimolasse le esportazioni, garantisse il benessere e migliorasse la loro qualità di vita. Oggi la Fnc rappresenta gli interessi di più di 500.000 famiglie di coltivatori di caffè fornendo loro beni e pubblici servizi molto apprezzati, come ricerca e sviluppo, assistenza tecnica, promozione dei consumi a livello nazionale e internazionale e acquisto garantito di caffè, ciò che – rispetto ad altri paesi produttori – colloca la Colombia all’avanguardia nel settore.

La Produzione di Caffè e il Valore Economico

La Colombia attualmente è uno dei principali produttori mondiali di caffè. Con una quota dell’8% del totale, è preceduta solo dal Vietnam con il 20% e dal Brasile che produce quasi un terzo del totale prodotto, il 30% circa.

La maggiore zona di produzione del paese, viene identificata nel triangolo del caffè, composta da tre dipartimenti: Caldas, Quindio e Risaralda. L’Eje cafetero, è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 2011 per la sua valenza paesaggistica e culturale. Geograficamente si tratta di un’area che occupa solo l’1% della superficie complessiva del paese, ma grazie alla sua altitudine e alle precipitazioni, è cruciale per la produzione di caffè. Inoltre, per la sua bellezza naturalistica, attrae turisti che si avventurano in percorsi di trekking tra le piantagioni, ognuna delle quali ricopre le pendici delle alture tra 1300 e i 1700 metri, visitano le tipiche fattorie, i parchi tematici e le località termali.

Per la Colombia, nel suo complesso, il caffè rappresenta il 22% del PIL agricolo, il 12% del PIL agricolo e zootecnico e costituisce il principale prodotto agricolo esportato, questo vuol dire un grande flusso economico per il Paese e necessità di forza lavoro.

Impatto dell'Industria del Caffè sull'Economia Colombiana

Oltre a fornire reddito e occupazione, il caffè contribuisce alla costruzione di infrastrutture nelle comunità rurali, migliorando l'accesso all'istruzione e all'assistenza sanitaria. Inoltre, il turismo legato al caffè è in crescita, e sono sempre di più i visitatori che si recano nelle regioni produttrici di caffè per scoprire le piantagioni, partecipare a tour degustativi e imparare sulla storia e sulla cultura del caffè colombiano.

Tuttavia, l'industria del caffè è vulnerabile a diverse sfide. Le fluttuazioni dei prezzi sul mercato globale possono influenzare i redditi dei coltivatori e mettere a rischio la sostenibilità economica delle piantagioni. Inoltre, i cambiamenti climatici rappresentano una minaccia per la produzione di caffè, con fenomeni come la siccità, piogge improvvise e malattie delle piante che possono danneggiare i raccolti e ridurre la qualità del caffè.

Nel corso del tempo, la tecnologia e le pratiche agricole sono migliorate, consentendo ai coltivatori di aumentare la resa e la qualità del caffè. Le piantagioni hanno adottato pratiche sostenibili per proteggere l'ambiente e modalità di coltivazione sempre più resistenti alla variabilità climatica.

Il caffè non è solo una bevanda per i colombiani, ma rappresenta un elemento culturale profondo che permea la vita quotidiana e le tradizioni del paese. Le persone si riuniscono nei tradizionali "cafés" per socializzare, discutere e condividere momenti di gioia e di tristezza della giornata. Ma com’è arrivato il caffè in Colombia e che valore economico ha attualmente per il Paese? 

Una Storia d’Amore Lunga da Oltre Trecento Anni

Sull’arrivo del caffè in America c’è una duplice teoria, c’è chi sostiene che sia arrivato tramite gli olandesi, attraverso quello che oggi è il Suriname, e chi invece l’attribuisce ai francesi, grazie all presenza delle loro colonie, compresa l’attuale Guyana.

In Colombia si stima il suo arrivo all’inizio del XVIII secolo. La più antica testimonianza scritta sulla pianta del caffè è attribuita al sacerdote José Gumilla che, nel suo libro intitolato “El Orinoco ilustrado” (1730), ha registrato la sua presenza nella missione gesuita di Santa Teresa de Tabage, tra i fiumi Meta e Orinoco.

Più a nord, a Salazar de las Palmas, si dice che il sacerdote gesuita Francisco Romero, durante la confessione, per redimere i fedeli dai peccati imponeva loro la “penitenza” di piantare il caffè, cosa che contribuì alla sua diffusione nella regione. Dal 1835 ebbe inizio ufficialmente la produzione commerciale di caffè e incominciarono le prime esportazioni.

Nel 1927 un gruppo di coltivatori di caffè si unirono creando la Federación Nacional de Cafeteros (Fnc) perché li rappresentasse sia sul piano nazionale che internazionale, affinché stimolasse le esportazioni, garantisse il benessere e migliorasse la loro qualità di vita. Oggi la Fnc rappresenta gli interessi di più di 500.000 famiglie di coltivatori di caffè fornendo loro beni e pubblici servizi molto apprezzati, come ricerca e sviluppo, assistenza tecnica, promozione dei consumi a livello nazionale e internazionale e acquisto garantito di caffè, ciò che – rispetto ad altri paesi produttori – colloca la Colombia all’avanguardia nel settore.

La Produzione di Caffè e il Valore Economico

La Colombia attualmente è uno dei principali produttori mondiali di caffè. Con una quota dell’8% del totale, è preceduta solo dal Vietnam con il 20% e dal Brasile che produce quasi un terzo del totale prodotto, il 30% circa.

La maggiore zona di produzione del paese, viene identificata nel triangolo del caffè, composta da tre dipartimenti: Caldas, Quindio e Risaralda. L’Eje cafetero, è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 2011 per la sua valenza paesaggistica e culturale. Geograficamente si tratta di un’area che occupa solo l’1% della superficie complessiva del paese, ma grazie alla sua altitudine e alle precipitazioni, è cruciale per la produzione di caffè. Inoltre, per la sua bellezza naturalistica, attrae turisti che si avventurano in percorsi di trekking tra le piantagioni, ognuna delle quali ricopre le pendici delle alture tra 1300 e i 1700 metri, visitano le tipiche fattorie, i parchi tematici e le località termali.

Per la Colombia, nel suo complesso, il caffè rappresenta il 22% del PIL agricolo, il 12% del PIL agricolo e zootecnico e costituisce il principale prodotto agricolo esportato, questo vuol dire un grande flusso economico per il Paese e necessità di forza lavoro.

Impatto dell'Industria del Caffè sull'Economia Colombiana

Oltre a fornire reddito e occupazione, il caffè contribuisce alla costruzione di infrastrutture nelle comunità rurali, migliorando l'accesso all'istruzione e all'assistenza sanitaria. Inoltre, il turismo legato al caffè è in crescita, e sono sempre di più i visitatori che si recano nelle regioni produttrici di caffè per scoprire le piantagioni, partecipare a tour degustativi e imparare sulla storia e sulla cultura del caffè colombiano.

Tuttavia, l'industria del caffè è vulnerabile a diverse sfide. Le fluttuazioni dei prezzi sul mercato globale possono influenzare i redditi dei coltivatori e mettere a rischio la sostenibilità economica delle piantagioni. Inoltre, i cambiamenti climatici rappresentano una minaccia per la produzione di caffè, con fenomeni come la siccità, piogge improvvise e malattie delle piante che possono danneggiare i raccolti e ridurre la qualità del caffè.

Nel corso del tempo, la tecnologia e le pratiche agricole sono migliorate, consentendo ai coltivatori di aumentare la resa e la qualità del caffè. Le piantagioni hanno adottato pratiche sostenibili per proteggere l'ambiente e modalità di coltivazione sempre più resistenti alla variabilità climatica.

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