Nella Gazzetta Ufficiale il Ministero dell’ Interno, di concerto con il Ministri degli Affari Esteri, del Turismo e del Lavoro, ha pubblicato il Decreto 29 febbraio 2024, attuativo delle disposizioni del Decreto Sostegni-ter (art. 6-quinquies del DL. N. 4/2022 conv. in L. n. 25/2022 ), che definisce le “ Modalità e requisiti per l'ingresso ed il soggiorno dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea che svolgono un’attività lavorativa altamente qualificata attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto.”
La nuova procedura consente l'ingresso e il soggiorno in Italia ai cittadini non appartenenti all'Unione europea che svolgono lavori altamente qualificati da remoto, come i nomadi digitali.
Visto Nomadi Digitali: Come Funziona
Il Decreto219 febbraio 2024 introduce una procedura semplificata per il rilascio del visto d'ingresso, seguito dal permesso di soggiorno, che viene rilasciato per un anno e può essere rinnovato annualmente.
La Questura della provincia in cui il lavoratore si trova gestisce il rilascio del permesso di soggiorno e comunica con gli enti competenti per le verifiche fiscali e contributive. Il codice fiscale e, per i nomadi digitali, la partita IVA vengono assegnati al lavoratore. La revoca del permesso è possibile in caso di violazioni delle norme fiscali.
Visto Nomadi Digitali: A Quali Lavoratori Interessa
All’interno del decreto sono definite due categorie di lavoratori:
- Lavoratori da remoto, che svolgono la loro attività in regime di subordinazione
- I nomadi digitali, che sono lavoratori autonomi
Visto Nomadi Digitali: i Requisiti da Possedere
Per essere ammessi, i lavoratori devono possedere determinati requisiti:
- Titolo di istruzione superiore rilasciato dall’autorità straniera competente che attesti il completamento di un percorso o di una qualificazione professionale post secondaria di durata almeno triennale;
- Esperienza lavorativa significativa;
- Reddito annuo sufficiente (reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore al triplo del livello minimo previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Il livello minimo è attualmente pari a 8.263,31 e, incrementato fino a 11.362,05 € in presenza del coniuge e di 516,46 € per ogni figlio a carico);
- Assicurazione sanitaria per cure mediche e ricovero ospedaliero valida per il territorio nazionale e per il periodo del soggiorno;
- Documentazione relativa alle modalità di sistemazione alloggiativa;
- Un'esperienza pregressa di almeno 6 mesi nell'ambito dell'attività lavorativa da svolgere come nomade digitale o lavoratore da remoto;
- Il contratto di lavoro o collaborazione o la relativa offerta vincolante, se lavoratori da remoto, per lo svolgimento dell’ attività lavorativa.
- L'assenza di condanne per reati legati all'immigrazione clandestina.
Cari nomadi digitali. Esistono tanti paesi belli al mondo. Ma il Bel Paese resta uno solo. Vi aspettiamo!
Nella Gazzetta Ufficiale il Ministero dell’ Interno, di concerto con il Ministri degli Affari Esteri, del Turismo e del Lavoro, ha pubblicato il Decreto 29 febbraio 2024, attuativo delle disposizioni del Decreto Sostegni-ter (art. 6-quinquies del DL. N. 4/2022 conv. in L. n. 25/2022 ), che definisce le “ Modalità e requisiti per l'ingresso ed il soggiorno dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea che svolgono un’attività lavorativa altamente qualificata attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto.”
La nuova procedura consente l'ingresso e il soggiorno in Italia ai cittadini non appartenenti all'Unione europea che svolgono lavori altamente qualificati da remoto, come i nomadi digitali.
Visto Nomadi Digitali: Come Funziona
Il Decreto219 febbraio 2024 introduce una procedura semplificata per il rilascio del visto d'ingresso, seguito dal permesso di soggiorno, che viene rilasciato per un anno e può essere rinnovato annualmente.
La Questura della provincia in cui il lavoratore si trova gestisce il rilascio del permesso di soggiorno e comunica con gli enti competenti per le verifiche fiscali e contributive. Il codice fiscale e, per i nomadi digitali, la partita IVA vengono assegnati al lavoratore. La revoca del permesso è possibile in caso di violazioni delle norme fiscali.
Visto Nomadi Digitali: A Quali Lavoratori Interessa
All’interno del decreto sono definite due categorie di lavoratori:
- Lavoratori da remoto, che svolgono la loro attività in regime di subordinazione
- I nomadi digitali, che sono lavoratori autonomi
Visto Nomadi Digitali: i Requisiti da Possedere
Per essere ammessi, i lavoratori devono possedere determinati requisiti:
- Titolo di istruzione superiore rilasciato dall’autorità straniera competente che attesti il completamento di un percorso o di una qualificazione professionale post secondaria di durata almeno triennale;
- Esperienza lavorativa significativa;
- Reddito annuo sufficiente (reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore al triplo del livello minimo previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Il livello minimo è attualmente pari a 8.263,31 e, incrementato fino a 11.362,05 € in presenza del coniuge e di 516,46 € per ogni figlio a carico);
- Assicurazione sanitaria per cure mediche e ricovero ospedaliero valida per il territorio nazionale e per il periodo del soggiorno;
- Documentazione relativa alle modalità di sistemazione alloggiativa;
- Un'esperienza pregressa di almeno 6 mesi nell'ambito dell'attività lavorativa da svolgere come nomade digitale o lavoratore da remoto;
- Il contratto di lavoro o collaborazione o la relativa offerta vincolante, se lavoratori da remoto, per lo svolgimento dell’ attività lavorativa.
- L'assenza di condanne per reati legati all'immigrazione clandestina.
Cari nomadi digitali. Esistono tanti paesi belli al mondo. Ma il Bel Paese resta uno solo. Vi aspettiamo!
Nella Gazzetta Ufficiale il Ministero dell’ Interno, di concerto con il Ministri degli Affari Esteri, del Turismo e del Lavoro, ha pubblicato il Decreto 29 febbraio 2024, attuativo delle disposizioni del Decreto Sostegni-ter (art. 6-quinquies del DL. N. 4/2022 conv. in L. n. 25/2022 ), che definisce le “ Modalità e requisiti per l'ingresso ed il soggiorno dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea che svolgono un’attività lavorativa altamente qualificata attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto.”
La nuova procedura consente l'ingresso e il soggiorno in Italia ai cittadini non appartenenti all'Unione europea che svolgono lavori altamente qualificati da remoto, come i nomadi digitali.
Visto Nomadi Digitali: Come Funziona
Il Decreto219 febbraio 2024 introduce una procedura semplificata per il rilascio del visto d'ingresso, seguito dal permesso di soggiorno, che viene rilasciato per un anno e può essere rinnovato annualmente.
La Questura della provincia in cui il lavoratore si trova gestisce il rilascio del permesso di soggiorno e comunica con gli enti competenti per le verifiche fiscali e contributive. Il codice fiscale e, per i nomadi digitali, la partita IVA vengono assegnati al lavoratore. La revoca del permesso è possibile in caso di violazioni delle norme fiscali.
Visto Nomadi Digitali: A Quali Lavoratori Interessa
All’interno del decreto sono definite due categorie di lavoratori:
- Lavoratori da remoto, che svolgono la loro attività in regime di subordinazione
- I nomadi digitali, che sono lavoratori autonomi
Visto Nomadi Digitali: i Requisiti da Possedere
Per essere ammessi, i lavoratori devono possedere determinati requisiti:
- Titolo di istruzione superiore rilasciato dall’autorità straniera competente che attesti il completamento di un percorso o di una qualificazione professionale post secondaria di durata almeno triennale;
- Esperienza lavorativa significativa;
- Reddito annuo sufficiente (reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore al triplo del livello minimo previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Il livello minimo è attualmente pari a 8.263,31 e, incrementato fino a 11.362,05 € in presenza del coniuge e di 516,46 € per ogni figlio a carico);
- Assicurazione sanitaria per cure mediche e ricovero ospedaliero valida per il territorio nazionale e per il periodo del soggiorno;
- Documentazione relativa alle modalità di sistemazione alloggiativa;
- Un'esperienza pregressa di almeno 6 mesi nell'ambito dell'attività lavorativa da svolgere come nomade digitale o lavoratore da remoto;
- Il contratto di lavoro o collaborazione o la relativa offerta vincolante, se lavoratori da remoto, per lo svolgimento dell’ attività lavorativa.
- L'assenza di condanne per reati legati all'immigrazione clandestina.
Cari nomadi digitali. Esistono tanti paesi belli al mondo. Ma il Bel Paese resta uno solo. Vi aspettiamo!