Erano passati 30 giorni dall’atterraggio in Sri Lanka e il visto turistico sarebbe scaduto il giorno successivo. Malgrado i giorni su quell’isolona stessero prendendo il dolce sapore della quotidianità, il richiamo all'avventura ha preso il sopravvento.
Ad una sola ora di volo da Colombo ci sono le Maldive. La naturale conseguenza di questa presa di coscienza è stata pormi la più lecita delle domande “Che faccio, sto qua, non ci vado alle Maldive?”
Il sogno irrealizzato dei miei genitori, fieri viaggiatori della vecchia scuola, quella dei resort all inclusive girati esclusivamente in caddy: come potevo ignorarlo?
“Ok ci vado.” È stata la risposta non inaspettata. Però un ci vado a modo mio. Lontano dal lusso sfrenato e vicino ai miei desideri di esploratore.
E così il 2 novembre, invece di onorare la triste e mesta ricorrenza, sono finito a Thulusdhoo: un’isola maldiviana che l’immaginario collettivo non s’immagina.
Maldive: Isole Resort e Isole Guesthouse
Thulusdhoo è un’isola guesthouse. O almeno così mi piace definirla.
Alle Maldive ci sono circa 1200 isole, di cui 200 abitate dai locals, 100 dedicate al turismo di lusso - le isole resort - e le restanti ad attività agricole, industriali o semplicemente al desertismo.
Dovete sapere che fino al 2009, i maldiviani delle isole locals vivevano di espedienti lontani dal settore terziario, indisturbati dai turisti a cui non era concesso mettervi piede. Fino ad allora il turismo maldiviano si esprimeva esclusivamente nel modo che immaginate, fatto di palafitte e sfarzosità lussureggianti.
Con la riforma della politica turistica del 2009, le isole abitate sono state aperte ai turisti, e la popolazione locale si è iniziata ad adoperare per offrire loro accoglienza. È nata così una nuova faccia dell’esperienza maldiviana, più autentica ed economica, che ha iniziato ad attrarre su questo paradiso terrestre anche i viaggiatori più avventurosi.
Sono nate le isole guesthouse: un connubio tra l'immersione nella cultura locale e un turismo sostenibile che seduce gli esploratori del mondo in cerca di autenticità.
Come Arrivare a Thulusdhoo: Speed Boat o Ferry
Per arrivare a Thulusdhoo, a meno che non vogliate farvela a nuoto, l'approdo principale è Malè, il cuore pulsante delle Maldive.
Una volta atterrati, avete due opzioni:
- una speed boat, che vi condurrà sull'isola in circa trenta minuti al costo di 25€;
- oppure un ferry per Malè città, che parte ogni 15 minuti ed impiega fantasiosamente 15 minuti, più un altro ferry che in un’ora e mezza vi porterà a Thulusdhoo. Di questi però ne parte uno al giorno, quindi, nonostante il costo totale delle due tratte è di soli 3€, non sempre è un’alternativa percorribile.
Thulusdhoo: un’autentica isola delle Maldive dove surfare, fare snorkeling e conoscere Giacomo
A Thulusdhoo c’è poco da fare. La sua modesta estensione, unita a tradizioni culturali fortemente radicate evidenziate dall'assenza di alcool e dal codice di abbigliamento conservatore delle donne, privano la vita sociale di un’esistenza. O, come direbbe Chat GPT col suo atteggiamento sempre positivo, rendono l'isola un gioiello di tranquillità e tradizione. Dipende dai punti di vista.
Io e Camilla comunque dovevamo restare dieci giorni ma abbiamo comprato un volo per andarcene al sesto, supplicando la guesthouse di restituisci i soldi nonostante non fosse previsto nei termini di cancellazione.
Tuttavia in sei giorni potete fare comunque delle cose molto divertenti e stimolanti: surfare, fare snorkeling e conoscere Giacomo. Delle prime due ve ne parliamo su questo blog, riportando le testimonianze di due care persone che abbiamo conosciuto sull’isola, veri intenditori delle rispettive discipline.
Giacomo e il suo Samura Panorama
Di Giacomo posso solo anticiparvi qualcosa, onde evitare di privarvi di un terzo delle cose da fare a Thulusdoo.
Napoletano di nascita e Romano di trasferimento, nove anni fa ha scelto Thulusdhoo come palcoscenico per una nuova vita, aprendo un'affittacamere insieme al suo ex compagno, trasformando un passato turbolento in un presente florido e un futuro promettente.
Oggi, Giacomo è il proprietario di una delle guesthouse più incantevoli dell'isola, che riflette il suo inconfondibile buon gusto in ogni dettaglio.
Non solo. È grazie al suo impegno che l'isola vanta due 'spiagge bikini', oasi dove i visitatori possono immergersi nella cristallinità del mare maldiviano senza le restrizioni del costume locale.
Ed è grazie alla sua visione che l'isola ha migliorato tante altre belle cose che scoprirete incontrandolo e lasciandovi ispirare. Lo trovate al Samura Panorama: un luogo elegante ed accogliente, sempre aperto a tutti, ospiti o meno.
Thulusdhoo: Dove e Quanto Costa Dormire e Mangiare
Fatta la premessa sulle opportunità di surf e snorkeling a Thulusdhoo, che approdfondiamo in post dedicati, possiamo dedicarci alle sole due altre cose dell'isola a cui dedicare energie fisiche e mentali: il vitto e l’alloggio.
Che sia per mangiare o che sia per dormire, Thulusdhoo offre sempre due alternative, che ho battezzato "single" e "double". La differenza sta semplicemente nel fatto che l’alternativa double costa il doppio della single.
Sia chiaro che, che, anche optando per l'opzione 'double', il costo rimane decisamente inferiore rispetto ai prezzi standard delle isole resort.
Mangiare a Thulusdhoo
Optare per un ristorante single a Thulusdhoo non è sinonimo di compromessi sulla qualità del cibo. Al contrario, questa scelta vi porta a vivere un'esperienza culinaria autentica in ambienti semplici e genuini, dove potrete mescolarvi con la popolazione locale. Coi locals.
Di contro, mangiare in un ristorante double, significa farlo circondati turisti in un ambiente fancy, dove il cibo è simile a quello dei locali ma più instagrammabile.
La cucina di Thulusdhoo è dominata dal tonno, molto tonno. Un must del luogo, fresco, delizioso ed economico. I menù si articolano poi in categorie come riso, noodles, curry, pasta, burger e kotthu, disponibili nelle variazioni di pollo, manzo e, naturalmente, tonno. Molto tonno.
Tra i luoghi che consiglio, ci sono Byyoni, il mio preferito ma non so dirvi perché, Batuta, che offre una vista mozzafiato sul mare, RG Restaurant, che ho sempre creduto si chiamasse Cafè3000 ma solo ora scrivendo quest'articolo mi rendo conto che non esiste sotto questo nome su Google ma che semplicemente è il nome della marca di caffè che si pubblicizza su tutti i bar di Thulusdhoo tipo la Guinnes a Dublino per intenderci, poi Aqua Bean, che ha un cameriere indiano che parla a voce bassissima quindi si fa fatica a sentirlo ma una volta riusciti si rivela molto, molto simpatico.
Poi basta gli altri non li posso consigliare perché non li ho provati.
Dormire a Thulusdhoo
L'alloggio a Thulusdhoo segue una dinamica differente: qui, il prezzo tende a riflettere la qualità.
La mia esperienza personale in una delle guesthouse meno care è stata meno che ideale, caratterizzata da standard di bellezza e pulizia non proprio eccelsi. Cioè la guesthouse era proprio brutta. E puzzava pure. Altro che palafitte extra lusso.
Tuttavia, non la condannerò pubblicamente. Dopo tutto, il prezzo era estremamente basso e lo staff si è dimostrato cortese e disponibile.
Se trovate posto andate e siete disposti a spendere un po’ di più, consiglio di considerare il Samura di Giacomo.
No, non è una marchetta.
Le Spiagge di Thulusdhoo
Thulusdhoo, pur essendo un'isola e quindi abbracciata dal mare su tutti i lati
Isola: Porzione di terraferma completamente circondata dall'acqua e situata in un oceano, mare, lago, laguna o fiume (Treccani)
offre sorprendentemente solo due spiagge balneabili: Bikini Beach e Dream Beach. Il resto del perimetro insulare impone un dress code più rispettoso delle usanze locali.
Bikini beach è, delle due, la spiaggia “servita”. Ha il vantaggio di essere vicina all’area abitata dell’isola è, se interessa, èd è attrezzatta con strutture molto semplici. Inoltre c’è una barriera corallina raggiungibile a nuoto da riva, che offre un'immersione spettacolare nella bellissima e variegata fauna marina. Seppur presenti le caratteristiche maldiviane della sabbia bianca e dell’acqua azzurra, questa spiaggia potrebbe non corrispondere all'immagine da cartolina delle Maldive che molti hanno in mente.
Dream Beach, al contrario, incarna appieno l'ideale maldiviano. Dream beach è proprio Maldive-Maldive. Più appartata e naturale, regala una sensazione di fuga dal mondo e sfoggia uno scenario perfetto per ammirare il tramonto. Raggiungibile con una passeggiata di circa 15 minuti dal villaggio, il percorso offre anche un'insolita visuale sulla fabbrica di Coca-Cola locale, un dettaglio inaspettato nel paesaggio di Thulusdhoo.
La Fabbrica di Coca Cola di Thulusdhoo
A Thulusdoo c’è una fabbrica di Coca-Cola. Avete letto bene. Cè una fabbrica di Coca-Cola. Ma non una fabbrica di Coca-Cola. La fabbrica di Coca-Cola. Un impianto produttivo incaricato di fornire la bevanda e l'acqua a tutte le isole delle Maldive, frutto di una scelta logistica dettata dalla conformazione geografica di Thulusdhoo, che offriva le condizioni ottimali per una costruzione agevole.
Sebbene l'idea di una fabbrica possa evocare immagini di intrusione nel paesaggio paradisiaco, in realtà rappresenta una fonte vitale di occupazione per gli abitanti, garantendo loro una forma di indipendenza economica meno volatile rispetto al flusso turistico che caratterizza altre isole.
Se, tra una sessione di surf e un'immersione subacquea, siete interessati a vedere come funziona uno dei più famosi impianti di produzione di bevande al mondo, in un contesto così atipico come un'isola delle Maldive, sappiate che è possibile!
Come muoversi a Thulusdoo: un Piccolo Aneddoto
A Thulusdoo ci si muove a piedi. L’isola è davvero piccola e per andare da A a B, qualunque sia la vostra A e qualunque sia la vostra B, non impiegherete mai più di dieci minuti. La mia esperienza personale ha dato a questo concetto un tocco più letterale: ho privato i miei piedi delle scarpe per tutta la durata del soggiorno.
L’ultimo giorno in Sri Lanka, infatti, mi avevano rubato le scarpe. Le avevo lasciate sullo scooter parcheggiato nei pressi di una spiaggia e al ritorno non c’erano più. Pensate che nella sella dello scooter c’era anche uno zaino contentente una macchina fotografica, un Kindle, una bottiglia d’acqua e un diario. Hanno preso solo la bottiglia d’acqua. E mi hanno stracciato il diario. Dei geni, no?
Ad ogni modo ho scommesso con Camilla, la mia compagna in questo viaggio, che non le avrei ricomprate fino all'ultimo giorno, e così è stato.
E così ho avuto l'opportunità di vivere Thulusdhoo nella sua essenza più pura, a piedi nudi, toccando con mano (e piede) la semplicità e l'autenticità dell'isola.
Ps: sì, ho volato dallo Sri Lanka alle Maldive scalzo.
Nomadismo Digitale a Thulusdhoo
Diciamo che più che di nomadismo digitale, lavorare a Thulusdhoo potrebbe essere definito Eremitiso Digitale. Tuttavia se state cercando un rifugio per lavorare con calma, accompagnati dal solo suono del mare, Thulusdhoo si presta abbastanza bene.
È bene però essere preparati a qualche compromesso riguardo la connettività: qui la rete non brilla per velocità o stabilità, e optare per una SIM mobile può rivelarsi oneroso, con tariffe che raggiungono i 50 USD per 100GB.
Ad ogni modo, storto o morto io una settimana lavorativa connesso con il resto del mondo me la sono fatta. E sempre dallo stesso luogo: Batuta. Una guesthouse/ristorante affacciata sull'oceano, dove con circa 12€ ho potuto godere di pranzi sostanziosi, idratazione continua e l'immancabile dose di caffè quotidiana.
Riflessioni Finali: L'Essenza di Thulusdhoo nel Cuore di un Viaggiatore
Concludendo, un viaggio alle Maldive è un'esperienza da assaporare almeno una volta nella vita, e Thulusdhoo si è rivelata la tela perfetta per dipingere il mio ricordo personale di queste isole paradisiache.
Ideale per gli appassionati di surf e per chi cerca un'atmosfera autentica senza spendere una fortuna, Thulusdhoo offre un assaggio di Maldive diverso dal solito cliché delle palafitte lussuose.
Se invece il vostro desiderio è una vacanza fatta di festaioli notturni e strutture ultra-lusso, questo non sarà il luogo giusto per voi.
Sono solito portare nella mia mente delle piccole e specifiche istantanee ricche di emozioni quando ritorno da un nuovo luogo, lasciandole nelle braccia del tempo che ne addolcirà il ricordo.
Nel rullino di Thulusdhoo ci sono le passeggiate notturne sulla via del ritorno dai ristorantini locali, a piedi nudi e accarezzato dalla morbidezza della pioggia tropicale, cercando chiarezza nelle luci soffuse che si riflettono nelle pozzanghere stese lungo le stradine indistinte dell'isola.
È un ricordo che mi appare dolce già adesso che ne sto scrivendo e che spero possiate fare vostro quando sarete anche voi lì.
V
Erano passati 30 giorni dall’atterraggio in Sri Lanka e il visto turistico sarebbe scaduto il giorno successivo. Malgrado i giorni su quell’isolona stessero prendendo il dolce sapore della quotidianità, il richiamo all'avventura ha preso il sopravvento.
Ad una sola ora di volo da Colombo ci sono le Maldive. La naturale conseguenza di questa presa di coscienza è stata pormi la più lecita delle domande “Che faccio, sto qua, non ci vado alle Maldive?”
Il sogno irrealizzato dei miei genitori, fieri viaggiatori della vecchia scuola, quella dei resort all inclusive girati esclusivamente in caddy: come potevo ignorarlo?
“Ok ci vado.” È stata la risposta non inaspettata. Però un ci vado a modo mio. Lontano dal lusso sfrenato e vicino ai miei desideri di esploratore.
E così il 2 novembre, invece di onorare la triste e mesta ricorrenza, sono finito a Thulusdhoo: un’isola maldiviana che l’immaginario collettivo non s’immagina.
Maldive: Isole Resort e Isole Guesthouse
Thulusdhoo è un’isola guesthouse. O almeno così mi piace definirla.
Alle Maldive ci sono circa 1200 isole, di cui 200 abitate dai locals, 100 dedicate al turismo di lusso - le isole resort - e le restanti ad attività agricole, industriali o semplicemente al desertismo.
Dovete sapere che fino al 2009, i maldiviani delle isole locals vivevano di espedienti lontani dal settore terziario, indisturbati dai turisti a cui non era concesso mettervi piede. Fino ad allora il turismo maldiviano si esprimeva esclusivamente nel modo che immaginate, fatto di palafitte e sfarzosità lussureggianti.
Con la riforma della politica turistica del 2009, le isole abitate sono state aperte ai turisti, e la popolazione locale si è iniziata ad adoperare per offrire loro accoglienza. È nata così una nuova faccia dell’esperienza maldiviana, più autentica ed economica, che ha iniziato ad attrarre su questo paradiso terrestre anche i viaggiatori più avventurosi.
Sono nate le isole guesthouse: un connubio tra l'immersione nella cultura locale e un turismo sostenibile che seduce gli esploratori del mondo in cerca di autenticità.
Come Arrivare a Thulusdhoo: Speed Boat o Ferry
Per arrivare a Thulusdhoo, a meno che non vogliate farvela a nuoto, l'approdo principale è Malè, il cuore pulsante delle Maldive.
Una volta atterrati, avete due opzioni:
- una speed boat, che vi condurrà sull'isola in circa trenta minuti al costo di 25€;
- oppure un ferry per Malè città, che parte ogni 15 minuti ed impiega fantasiosamente 15 minuti, più un altro ferry che in un’ora e mezza vi porterà a Thulusdhoo. Di questi però ne parte uno al giorno, quindi, nonostante il costo totale delle due tratte è di soli 3€, non sempre è un’alternativa percorribile.
Thulusdhoo: un’autentica isola delle Maldive dove surfare, fare snorkeling e conoscere Giacomo
A Thulusdhoo c’è poco da fare. La sua modesta estensione, unita a tradizioni culturali fortemente radicate evidenziate dall'assenza di alcool e dal codice di abbigliamento conservatore delle donne, privano la vita sociale di un’esistenza. O, come direbbe Chat GPT col suo atteggiamento sempre positivo, rendono l'isola un gioiello di tranquillità e tradizione. Dipende dai punti di vista.
Io e Camilla comunque dovevamo restare dieci giorni ma abbiamo comprato un volo per andarcene al sesto, supplicando la guesthouse di restituisci i soldi nonostante non fosse previsto nei termini di cancellazione.
Tuttavia in sei giorni potete fare comunque delle cose molto divertenti e stimolanti: surfare, fare snorkeling e conoscere Giacomo. Delle prime due ve ne parliamo su questo blog, riportando le testimonianze di due care persone che abbiamo conosciuto sull’isola, veri intenditori delle rispettive discipline.
Giacomo e il suo Samura Panorama
Di Giacomo posso solo anticiparvi qualcosa, onde evitare di privarvi di un terzo delle cose da fare a Thulusdoo.
Napoletano di nascita e Romano di trasferimento, nove anni fa ha scelto Thulusdhoo come palcoscenico per una nuova vita, aprendo un'affittacamere insieme al suo ex compagno, trasformando un passato turbolento in un presente florido e un futuro promettente.
Oggi, Giacomo è il proprietario di una delle guesthouse più incantevoli dell'isola, che riflette il suo inconfondibile buon gusto in ogni dettaglio.
Non solo. È grazie al suo impegno che l'isola vanta due 'spiagge bikini', oasi dove i visitatori possono immergersi nella cristallinità del mare maldiviano senza le restrizioni del costume locale.
Ed è grazie alla sua visione che l'isola ha migliorato tante altre belle cose che scoprirete incontrandolo e lasciandovi ispirare. Lo trovate al Samura Panorama: un luogo elegante ed accogliente, sempre aperto a tutti, ospiti o meno.
Thulusdhoo: Dove e Quanto Costa Dormire e Mangiare
Fatta la premessa sulle opportunità di surf e snorkeling a Thulusdhoo, che approdfondiamo in post dedicati, possiamo dedicarci alle sole due altre cose dell'isola a cui dedicare energie fisiche e mentali: il vitto e l’alloggio.
Che sia per mangiare o che sia per dormire, Thulusdhoo offre sempre due alternative, che ho battezzato "single" e "double". La differenza sta semplicemente nel fatto che l’alternativa double costa il doppio della single.
Sia chiaro che, che, anche optando per l'opzione 'double', il costo rimane decisamente inferiore rispetto ai prezzi standard delle isole resort.
Mangiare a Thulusdhoo
Optare per un ristorante single a Thulusdhoo non è sinonimo di compromessi sulla qualità del cibo. Al contrario, questa scelta vi porta a vivere un'esperienza culinaria autentica in ambienti semplici e genuini, dove potrete mescolarvi con la popolazione locale. Coi locals.
Di contro, mangiare in un ristorante double, significa farlo circondati turisti in un ambiente fancy, dove il cibo è simile a quello dei locali ma più instagrammabile.
La cucina di Thulusdhoo è dominata dal tonno, molto tonno. Un must del luogo, fresco, delizioso ed economico. I menù si articolano poi in categorie come riso, noodles, curry, pasta, burger e kotthu, disponibili nelle variazioni di pollo, manzo e, naturalmente, tonno. Molto tonno.
Tra i luoghi che consiglio, ci sono Byyoni, il mio preferito ma non so dirvi perché, Batuta, che offre una vista mozzafiato sul mare, RG Restaurant, che ho sempre creduto si chiamasse Cafè3000 ma solo ora scrivendo quest'articolo mi rendo conto che non esiste sotto questo nome su Google ma che semplicemente è il nome della marca di caffè che si pubblicizza su tutti i bar di Thulusdhoo tipo la Guinnes a Dublino per intenderci, poi Aqua Bean, che ha un cameriere indiano che parla a voce bassissima quindi si fa fatica a sentirlo ma una volta riusciti si rivela molto, molto simpatico.
Poi basta gli altri non li posso consigliare perché non li ho provati.
Dormire a Thulusdhoo
L'alloggio a Thulusdhoo segue una dinamica differente: qui, il prezzo tende a riflettere la qualità.
La mia esperienza personale in una delle guesthouse meno care è stata meno che ideale, caratterizzata da standard di bellezza e pulizia non proprio eccelsi. Cioè la guesthouse era proprio brutta. E puzzava pure. Altro che palafitte extra lusso.
Tuttavia, non la condannerò pubblicamente. Dopo tutto, il prezzo era estremamente basso e lo staff si è dimostrato cortese e disponibile.
Se trovate posto andate e siete disposti a spendere un po’ di più, consiglio di considerare il Samura di Giacomo.
No, non è una marchetta.
Le Spiagge di Thulusdhoo
Thulusdhoo, pur essendo un'isola e quindi abbracciata dal mare su tutti i lati
Isola: Porzione di terraferma completamente circondata dall'acqua e situata in un oceano, mare, lago, laguna o fiume (Treccani)
offre sorprendentemente solo due spiagge balneabili: Bikini Beach e Dream Beach. Il resto del perimetro insulare impone un dress code più rispettoso delle usanze locali.
Bikini beach è, delle due, la spiaggia “servita”. Ha il vantaggio di essere vicina all’area abitata dell’isola è, se interessa, èd è attrezzatta con strutture molto semplici. Inoltre c’è una barriera corallina raggiungibile a nuoto da riva, che offre un'immersione spettacolare nella bellissima e variegata fauna marina. Seppur presenti le caratteristiche maldiviane della sabbia bianca e dell’acqua azzurra, questa spiaggia potrebbe non corrispondere all'immagine da cartolina delle Maldive che molti hanno in mente.
Dream Beach, al contrario, incarna appieno l'ideale maldiviano. Dream beach è proprio Maldive-Maldive. Più appartata e naturale, regala una sensazione di fuga dal mondo e sfoggia uno scenario perfetto per ammirare il tramonto. Raggiungibile con una passeggiata di circa 15 minuti dal villaggio, il percorso offre anche un'insolita visuale sulla fabbrica di Coca-Cola locale, un dettaglio inaspettato nel paesaggio di Thulusdhoo.
La Fabbrica di Coca Cola di Thulusdhoo
A Thulusdoo c’è una fabbrica di Coca-Cola. Avete letto bene. Cè una fabbrica di Coca-Cola. Ma non una fabbrica di Coca-Cola. La fabbrica di Coca-Cola. Un impianto produttivo incaricato di fornire la bevanda e l'acqua a tutte le isole delle Maldive, frutto di una scelta logistica dettata dalla conformazione geografica di Thulusdhoo, che offriva le condizioni ottimali per una costruzione agevole.
Sebbene l'idea di una fabbrica possa evocare immagini di intrusione nel paesaggio paradisiaco, in realtà rappresenta una fonte vitale di occupazione per gli abitanti, garantendo loro una forma di indipendenza economica meno volatile rispetto al flusso turistico che caratterizza altre isole.
Se, tra una sessione di surf e un'immersione subacquea, siete interessati a vedere come funziona uno dei più famosi impianti di produzione di bevande al mondo, in un contesto così atipico come un'isola delle Maldive, sappiate che è possibile!
Come muoversi a Thulusdoo: un Piccolo Aneddoto
A Thulusdoo ci si muove a piedi. L’isola è davvero piccola e per andare da A a B, qualunque sia la vostra A e qualunque sia la vostra B, non impiegherete mai più di dieci minuti. La mia esperienza personale ha dato a questo concetto un tocco più letterale: ho privato i miei piedi delle scarpe per tutta la durata del soggiorno.
L’ultimo giorno in Sri Lanka, infatti, mi avevano rubato le scarpe. Le avevo lasciate sullo scooter parcheggiato nei pressi di una spiaggia e al ritorno non c’erano più. Pensate che nella sella dello scooter c’era anche uno zaino contentente una macchina fotografica, un Kindle, una bottiglia d’acqua e un diario. Hanno preso solo la bottiglia d’acqua. E mi hanno stracciato il diario. Dei geni, no?
Ad ogni modo ho scommesso con Camilla, la mia compagna in questo viaggio, che non le avrei ricomprate fino all'ultimo giorno, e così è stato.
E così ho avuto l'opportunità di vivere Thulusdhoo nella sua essenza più pura, a piedi nudi, toccando con mano (e piede) la semplicità e l'autenticità dell'isola.
Ps: sì, ho volato dallo Sri Lanka alle Maldive scalzo.
Nomadismo Digitale a Thulusdhoo
Diciamo che più che di nomadismo digitale, lavorare a Thulusdhoo potrebbe essere definito Eremitiso Digitale. Tuttavia se state cercando un rifugio per lavorare con calma, accompagnati dal solo suono del mare, Thulusdhoo si presta abbastanza bene.
È bene però essere preparati a qualche compromesso riguardo la connettività: qui la rete non brilla per velocità o stabilità, e optare per una SIM mobile può rivelarsi oneroso, con tariffe che raggiungono i 50 USD per 100GB.
Ad ogni modo, storto o morto io una settimana lavorativa connesso con il resto del mondo me la sono fatta. E sempre dallo stesso luogo: Batuta. Una guesthouse/ristorante affacciata sull'oceano, dove con circa 12€ ho potuto godere di pranzi sostanziosi, idratazione continua e l'immancabile dose di caffè quotidiana.
Riflessioni Finali: L'Essenza di Thulusdhoo nel Cuore di un Viaggiatore
Concludendo, un viaggio alle Maldive è un'esperienza da assaporare almeno una volta nella vita, e Thulusdhoo si è rivelata la tela perfetta per dipingere il mio ricordo personale di queste isole paradisiache.
Ideale per gli appassionati di surf e per chi cerca un'atmosfera autentica senza spendere una fortuna, Thulusdhoo offre un assaggio di Maldive diverso dal solito cliché delle palafitte lussuose.
Se invece il vostro desiderio è una vacanza fatta di festaioli notturni e strutture ultra-lusso, questo non sarà il luogo giusto per voi.
Sono solito portare nella mia mente delle piccole e specifiche istantanee ricche di emozioni quando ritorno da un nuovo luogo, lasciandole nelle braccia del tempo che ne addolcirà il ricordo.
Nel rullino di Thulusdhoo ci sono le passeggiate notturne sulla via del ritorno dai ristorantini locali, a piedi nudi e accarezzato dalla morbidezza della pioggia tropicale, cercando chiarezza nelle luci soffuse che si riflettono nelle pozzanghere stese lungo le stradine indistinte dell'isola.
È un ricordo che mi appare dolce già adesso che ne sto scrivendo e che spero possiate fare vostro quando sarete anche voi lì.
V
Erano passati 30 giorni dall’atterraggio in Sri Lanka e il visto turistico sarebbe scaduto il giorno successivo. Malgrado i giorni su quell’isolona stessero prendendo il dolce sapore della quotidianità, il richiamo all'avventura ha preso il sopravvento.
Ad una sola ora di volo da Colombo ci sono le Maldive. La naturale conseguenza di questa presa di coscienza è stata pormi la più lecita delle domande “Che faccio, sto qua, non ci vado alle Maldive?”
Il sogno irrealizzato dei miei genitori, fieri viaggiatori della vecchia scuola, quella dei resort all inclusive girati esclusivamente in caddy: come potevo ignorarlo?
“Ok ci vado.” È stata la risposta non inaspettata. Però un ci vado a modo mio. Lontano dal lusso sfrenato e vicino ai miei desideri di esploratore.
E così il 2 novembre, invece di onorare la triste e mesta ricorrenza, sono finito a Thulusdhoo: un’isola maldiviana che l’immaginario collettivo non s’immagina.
Maldive: Isole Resort e Isole Guesthouse
Thulusdhoo è un’isola guesthouse. O almeno così mi piace definirla.
Alle Maldive ci sono circa 1200 isole, di cui 200 abitate dai locals, 100 dedicate al turismo di lusso - le isole resort - e le restanti ad attività agricole, industriali o semplicemente al desertismo.
Dovete sapere che fino al 2009, i maldiviani delle isole locals vivevano di espedienti lontani dal settore terziario, indisturbati dai turisti a cui non era concesso mettervi piede. Fino ad allora il turismo maldiviano si esprimeva esclusivamente nel modo che immaginate, fatto di palafitte e sfarzosità lussureggianti.
Con la riforma della politica turistica del 2009, le isole abitate sono state aperte ai turisti, e la popolazione locale si è iniziata ad adoperare per offrire loro accoglienza. È nata così una nuova faccia dell’esperienza maldiviana, più autentica ed economica, che ha iniziato ad attrarre su questo paradiso terrestre anche i viaggiatori più avventurosi.
Sono nate le isole guesthouse: un connubio tra l'immersione nella cultura locale e un turismo sostenibile che seduce gli esploratori del mondo in cerca di autenticità.
Come Arrivare a Thulusdhoo: Speed Boat o Ferry
Per arrivare a Thulusdhoo, a meno che non vogliate farvela a nuoto, l'approdo principale è Malè, il cuore pulsante delle Maldive.
Una volta atterrati, avete due opzioni:
- una speed boat, che vi condurrà sull'isola in circa trenta minuti al costo di 25€;
- oppure un ferry per Malè città, che parte ogni 15 minuti ed impiega fantasiosamente 15 minuti, più un altro ferry che in un’ora e mezza vi porterà a Thulusdhoo. Di questi però ne parte uno al giorno, quindi, nonostante il costo totale delle due tratte è di soli 3€, non sempre è un’alternativa percorribile.
Thulusdhoo: un’autentica isola delle Maldive dove surfare, fare snorkeling e conoscere Giacomo
A Thulusdhoo c’è poco da fare. La sua modesta estensione, unita a tradizioni culturali fortemente radicate evidenziate dall'assenza di alcool e dal codice di abbigliamento conservatore delle donne, privano la vita sociale di un’esistenza. O, come direbbe Chat GPT col suo atteggiamento sempre positivo, rendono l'isola un gioiello di tranquillità e tradizione. Dipende dai punti di vista.
Io e Camilla comunque dovevamo restare dieci giorni ma abbiamo comprato un volo per andarcene al sesto, supplicando la guesthouse di restituisci i soldi nonostante non fosse previsto nei termini di cancellazione.
Tuttavia in sei giorni potete fare comunque delle cose molto divertenti e stimolanti: surfare, fare snorkeling e conoscere Giacomo. Delle prime due ve ne parliamo su questo blog, riportando le testimonianze di due care persone che abbiamo conosciuto sull’isola, veri intenditori delle rispettive discipline.
Giacomo e il suo Samura Panorama
Di Giacomo posso solo anticiparvi qualcosa, onde evitare di privarvi di un terzo delle cose da fare a Thulusdoo.
Napoletano di nascita e Romano di trasferimento, nove anni fa ha scelto Thulusdhoo come palcoscenico per una nuova vita, aprendo un'affittacamere insieme al suo ex compagno, trasformando un passato turbolento in un presente florido e un futuro promettente.
Oggi, Giacomo è il proprietario di una delle guesthouse più incantevoli dell'isola, che riflette il suo inconfondibile buon gusto in ogni dettaglio.
Non solo. È grazie al suo impegno che l'isola vanta due 'spiagge bikini', oasi dove i visitatori possono immergersi nella cristallinità del mare maldiviano senza le restrizioni del costume locale.
Ed è grazie alla sua visione che l'isola ha migliorato tante altre belle cose che scoprirete incontrandolo e lasciandovi ispirare. Lo trovate al Samura Panorama: un luogo elegante ed accogliente, sempre aperto a tutti, ospiti o meno.
Thulusdhoo: Dove e Quanto Costa Dormire e Mangiare
Fatta la premessa sulle opportunità di surf e snorkeling a Thulusdhoo, che approdfondiamo in post dedicati, possiamo dedicarci alle sole due altre cose dell'isola a cui dedicare energie fisiche e mentali: il vitto e l’alloggio.
Che sia per mangiare o che sia per dormire, Thulusdhoo offre sempre due alternative, che ho battezzato "single" e "double". La differenza sta semplicemente nel fatto che l’alternativa double costa il doppio della single.
Sia chiaro che, che, anche optando per l'opzione 'double', il costo rimane decisamente inferiore rispetto ai prezzi standard delle isole resort.
Mangiare a Thulusdhoo
Optare per un ristorante single a Thulusdhoo non è sinonimo di compromessi sulla qualità del cibo. Al contrario, questa scelta vi porta a vivere un'esperienza culinaria autentica in ambienti semplici e genuini, dove potrete mescolarvi con la popolazione locale. Coi locals.
Di contro, mangiare in un ristorante double, significa farlo circondati turisti in un ambiente fancy, dove il cibo è simile a quello dei locali ma più instagrammabile.
La cucina di Thulusdhoo è dominata dal tonno, molto tonno. Un must del luogo, fresco, delizioso ed economico. I menù si articolano poi in categorie come riso, noodles, curry, pasta, burger e kotthu, disponibili nelle variazioni di pollo, manzo e, naturalmente, tonno. Molto tonno.
Tra i luoghi che consiglio, ci sono Byyoni, il mio preferito ma non so dirvi perché, Batuta, che offre una vista mozzafiato sul mare, RG Restaurant, che ho sempre creduto si chiamasse Cafè3000 ma solo ora scrivendo quest'articolo mi rendo conto che non esiste sotto questo nome su Google ma che semplicemente è il nome della marca di caffè che si pubblicizza su tutti i bar di Thulusdhoo tipo la Guinnes a Dublino per intenderci, poi Aqua Bean, che ha un cameriere indiano che parla a voce bassissima quindi si fa fatica a sentirlo ma una volta riusciti si rivela molto, molto simpatico.
Poi basta gli altri non li posso consigliare perché non li ho provati.
Dormire a Thulusdhoo
L'alloggio a Thulusdhoo segue una dinamica differente: qui, il prezzo tende a riflettere la qualità.
La mia esperienza personale in una delle guesthouse meno care è stata meno che ideale, caratterizzata da standard di bellezza e pulizia non proprio eccelsi. Cioè la guesthouse era proprio brutta. E puzzava pure. Altro che palafitte extra lusso.
Tuttavia, non la condannerò pubblicamente. Dopo tutto, il prezzo era estremamente basso e lo staff si è dimostrato cortese e disponibile.
Se trovate posto andate e siete disposti a spendere un po’ di più, consiglio di considerare il Samura di Giacomo.
No, non è una marchetta.
Le Spiagge di Thulusdhoo
Thulusdhoo, pur essendo un'isola e quindi abbracciata dal mare su tutti i lati
Isola: Porzione di terraferma completamente circondata dall'acqua e situata in un oceano, mare, lago, laguna o fiume (Treccani)
offre sorprendentemente solo due spiagge balneabili: Bikini Beach e Dream Beach. Il resto del perimetro insulare impone un dress code più rispettoso delle usanze locali.
Bikini beach è, delle due, la spiaggia “servita”. Ha il vantaggio di essere vicina all’area abitata dell’isola è, se interessa, èd è attrezzatta con strutture molto semplici. Inoltre c’è una barriera corallina raggiungibile a nuoto da riva, che offre un'immersione spettacolare nella bellissima e variegata fauna marina. Seppur presenti le caratteristiche maldiviane della sabbia bianca e dell’acqua azzurra, questa spiaggia potrebbe non corrispondere all'immagine da cartolina delle Maldive che molti hanno in mente.
Dream Beach, al contrario, incarna appieno l'ideale maldiviano. Dream beach è proprio Maldive-Maldive. Più appartata e naturale, regala una sensazione di fuga dal mondo e sfoggia uno scenario perfetto per ammirare il tramonto. Raggiungibile con una passeggiata di circa 15 minuti dal villaggio, il percorso offre anche un'insolita visuale sulla fabbrica di Coca-Cola locale, un dettaglio inaspettato nel paesaggio di Thulusdhoo.
La Fabbrica di Coca Cola di Thulusdhoo
A Thulusdoo c’è una fabbrica di Coca-Cola. Avete letto bene. Cè una fabbrica di Coca-Cola. Ma non una fabbrica di Coca-Cola. La fabbrica di Coca-Cola. Un impianto produttivo incaricato di fornire la bevanda e l'acqua a tutte le isole delle Maldive, frutto di una scelta logistica dettata dalla conformazione geografica di Thulusdhoo, che offriva le condizioni ottimali per una costruzione agevole.
Sebbene l'idea di una fabbrica possa evocare immagini di intrusione nel paesaggio paradisiaco, in realtà rappresenta una fonte vitale di occupazione per gli abitanti, garantendo loro una forma di indipendenza economica meno volatile rispetto al flusso turistico che caratterizza altre isole.
Se, tra una sessione di surf e un'immersione subacquea, siete interessati a vedere come funziona uno dei più famosi impianti di produzione di bevande al mondo, in un contesto così atipico come un'isola delle Maldive, sappiate che è possibile!
Come muoversi a Thulusdoo: un Piccolo Aneddoto
A Thulusdoo ci si muove a piedi. L’isola è davvero piccola e per andare da A a B, qualunque sia la vostra A e qualunque sia la vostra B, non impiegherete mai più di dieci minuti. La mia esperienza personale ha dato a questo concetto un tocco più letterale: ho privato i miei piedi delle scarpe per tutta la durata del soggiorno.
L’ultimo giorno in Sri Lanka, infatti, mi avevano rubato le scarpe. Le avevo lasciate sullo scooter parcheggiato nei pressi di una spiaggia e al ritorno non c’erano più. Pensate che nella sella dello scooter c’era anche uno zaino contentente una macchina fotografica, un Kindle, una bottiglia d’acqua e un diario. Hanno preso solo la bottiglia d’acqua. E mi hanno stracciato il diario. Dei geni, no?
Ad ogni modo ho scommesso con Camilla, la mia compagna in questo viaggio, che non le avrei ricomprate fino all'ultimo giorno, e così è stato.
E così ho avuto l'opportunità di vivere Thulusdhoo nella sua essenza più pura, a piedi nudi, toccando con mano (e piede) la semplicità e l'autenticità dell'isola.
Ps: sì, ho volato dallo Sri Lanka alle Maldive scalzo.
Nomadismo Digitale a Thulusdhoo
Diciamo che più che di nomadismo digitale, lavorare a Thulusdhoo potrebbe essere definito Eremitiso Digitale. Tuttavia se state cercando un rifugio per lavorare con calma, accompagnati dal solo suono del mare, Thulusdhoo si presta abbastanza bene.
È bene però essere preparati a qualche compromesso riguardo la connettività: qui la rete non brilla per velocità o stabilità, e optare per una SIM mobile può rivelarsi oneroso, con tariffe che raggiungono i 50 USD per 100GB.
Ad ogni modo, storto o morto io una settimana lavorativa connesso con il resto del mondo me la sono fatta. E sempre dallo stesso luogo: Batuta. Una guesthouse/ristorante affacciata sull'oceano, dove con circa 12€ ho potuto godere di pranzi sostanziosi, idratazione continua e l'immancabile dose di caffè quotidiana.
Riflessioni Finali: L'Essenza di Thulusdhoo nel Cuore di un Viaggiatore
Concludendo, un viaggio alle Maldive è un'esperienza da assaporare almeno una volta nella vita, e Thulusdhoo si è rivelata la tela perfetta per dipingere il mio ricordo personale di queste isole paradisiache.
Ideale per gli appassionati di surf e per chi cerca un'atmosfera autentica senza spendere una fortuna, Thulusdhoo offre un assaggio di Maldive diverso dal solito cliché delle palafitte lussuose.
Se invece il vostro desiderio è una vacanza fatta di festaioli notturni e strutture ultra-lusso, questo non sarà il luogo giusto per voi.
Sono solito portare nella mia mente delle piccole e specifiche istantanee ricche di emozioni quando ritorno da un nuovo luogo, lasciandole nelle braccia del tempo che ne addolcirà il ricordo.
Nel rullino di Thulusdhoo ci sono le passeggiate notturne sulla via del ritorno dai ristorantini locali, a piedi nudi e accarezzato dalla morbidezza della pioggia tropicale, cercando chiarezza nelle luci soffuse che si riflettono nelle pozzanghere stese lungo le stradine indistinte dell'isola.
È un ricordo che mi appare dolce già adesso che ne sto scrivendo e che spero possiate fare vostro quando sarete anche voi lì.
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